Le turbe psichiche di Oneohtrix Point Never meritano il titolo di disco del 2011, e poi 10 improbabili videoclip, gli artisti e soprattutto le artiste dell’anno. Con il classico listone di 100 tracce più o meno random e i migliori momenti musicali e para-musicali del 2011 nella pagina di Piero Merola.
Una lista estemporanea dei migliori dischi dell’anno segnalati per Kalporz da St. Vincent, Mogwai, Tim Burgess, Yuck, Congorock, Male Bonding, Factory Floor, Still Corners e altri nomi della scena internazionale. Dall’Italia le segnalazioni di Giardini Di Mirò, Julie’s Haircut, M+A, A Classic Education, Casa Del Mirto, Heike Has The Giggles e non solo…
Il 2011 che ci sta lasciando è sempre un anno garage-rock per il Guerra: Thee Oh Sees, ma anche Josh T. Pearson e PJ Harvey.
Per il Melis il 2011 è caratterizzato da The Horrors, Explosions in the sky e Real Estate. E dal concerto dei Pulp al Primavera.
La Top-20 del Marchesi, rigorosa e visionaria allo stesso tempo: dominano James Blake e Atlas Sound. E poi quali saranno le “letture decisive” del 2011?
Il classificone totale globale del Cristofaro, con molta carne al fuoco, tra cui una top-50 e una lunga top italiana. Su tutti la cantante americana EMA, ma anche i Beach Boys!
St. Vincent, Fleet Foxes e Bon Iver: il 2011 del Folegati è soprattutto questo, ma anche il concerto dei National a Ferrara e, tra i film, “Drive”.
Tutto sul 2011 di Stefano Solaro: il nostro scribacchino a Berlino si è lasciato trasportare dai Fleet Foxes (album e canzone), ma anche da The Antlers, Wild Beasts and many more. Miglior video a Handsome Furs.
[ di Giampaolo Cristofaro ] Una chiacchierata con Enzo Moretto – chitarra e voce della band campana – sul significato della mezzanotte. E poi la “metodologia compositiva”, il rapporto con gli indie-taliban, i Pinocchio ed i nostri zecchini sepolti nel Campo dei Miracoli.