[ di Piero Merola ] Mentre gli Abe Vigoda ultimano il soundcheck, incontriamo i due buontemponi californiani con immancabile camiciona a quadri nel camerino al Covo tappezzato di poster autografati dalle band passate per lo storico club bolognese.
[ di Francesco Melis ] Esplosioni sonore. Sono quelle che stanno per portare gli A place to bury strangers in Italia nel mini tour di tre date che inizierà il 2 dicembre dal Bronson di Ravenna. Kalporz ha incontrato il chitarrista e cantante della band, Olivier Ackermann.
[ di Francesco Melis ] La band belga ci parla della ricerca della “melodia forte” e dell’”atmosfera nostalgica”, del lavoro su “Synrise” e dei riferimenti sottostanti. Magari scontati ma magari anche no.
[ di Gloria Annovi ] Mao ci parla del suo nuovo lavoro, “Piume Pazze”, che ha messo a disposizione in download gratuito, mentre fuma una sigaretta e tenta di non far entrare la pioggia nella stanza.
Erano gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra.
[ di Tommaso Artioli ] Il suono attuale del collettivo, le influenze, l’elettronica dei ’90 ed il contributo di The Mole in un disco House come “The Modern Deep Left Quartet”
MATHEW JONSON (COBBLESTONE JAZZ) intervista di Tommaso Artioli traduzione di Valeria Stenta Dopo l’uscita di “The Modern Deep Left Quartet” abbiamo parlato con Mathew Jonson, anima, con Danuel Tate e Tyger Dhula, del progetto Cobblestone Jazz. Ne sono uscite un rapida analisi su generi e sottogeneri utili per definire il suono attuale del collettivo, una disamina delle…
[ di Paolo Bardelli ] Questo non sarà un articolo nostalgico. Nessuna lacrima, neanche troppa celebrazione: però quando un sito, il nostro sito, compie 10 anni, beh, qualcosa bisogna pur fare.
[ di G. Franza / F. Giordani / S. Dotto / P. Bardelli ] Il rock dovrebbe essere roba da giovincelli, e invece è sempre più, anche grazie alle reunion e ai mostri sacri che suonano fino a 70 anni, appannaggio di un approccio adulto.
Orange-pop, ovvero il rock che proviene dall’Olanda. Oggi si parla di Di-Rect. Poco più di dieci anni di storia alle spalle, non è poco, ma i Di-Rect hanno fatto parlare di sé sin da subito. E da super giovanissimi. Infatti ancora teenager nel 1999 decidono di cominciare la loro avventura musicale e poco dopo realizzano…