Già nell’ultima Caspiterina! siamo andati a ri-sbirciare nelle sonorità degli Anni Novanta (con gli Ash) ed è subito tempo di tornarci, nei nostri indimenticati Nineties. Colpa delle sonorità di questi Happy Hollows, da Los Angeles: gli Elastica sono dietro l’angolo, gli Smashing più quilli un riferimento un po’ velato ma presente. Gli Happy Hollows sono…
Le canzoni saccheggiate dalla pubblicità in televisione, si sa, mettono un po’ di tristezza al cuore. Chiunque ami alla follia qualcosa, con passione, credo e devozione non può accettare che l’oggetto di questo amore incondizionato sia veicolo per vendere. Però è altrettanto vero che nessuno nel 2010 può pensare di scandalizzarsi, l’utilizzo commerciale della musica…
Il primo vero flash dell’anno. Le Warpaint, misconosciuta band californiana di Los Angeles formata da tre ragazze capitanate dalla enigmatica Emily Kokal (attuale morosa di John Frusciante), ci hanno colpito con il video di “Elephants”, una oscura traversata ipnotica e mutevole lungo la luce lunare. E la luce lunare è l’elemento che più si addice…
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Peter Silberman, laconico leader dei newyorchesi Antlers, band che proprio nel 2009 ci ha regalato uno dei dischi più apprezzati da pubblico e addetti, “Hospice”, vero e proprio oggetto musicale non identificato a cavallo tra generi e sonorità tanto diversi quanto suggestivi, capace di calamitare su di sé un’attenzione talmente…
I nuovi territori di “Dying In Time”, il rapporto con la critica musicale, i concerti nell’Est Europa ed il duro lavoro di musicista post-dance. Chiacchierata via email con Attilio Bruzzone dei Port-Royal. Ascoltando (e riascoltando) il vostro ultimo album “Dying In Time” mi è parso di notare la precisa volontà di esplorare nuovi territori musicali…
I nomi delle band sono importanti: alcuni lunghi, poi, sono talmente musicali o immaginifici che da soli funzionano a farteli stampare in testa, e dopo una cinquantina di anni di rock e di nomi più o meno astrusi è fondamentale riuscire ancora a farsi ricordare, in qualche modo. Prendiamo questi russi: già la loro provenienza…
Avete in mente una bella festa di Capodanno? Beh, forse rintuzzarsi in casa con amici con annessa abbuffata di cotechini, anguille, panettoni e scachetti (termine reggiano per definire le noccioline americane, molto evocativo, eh?) è l’idea migliore. Senza contare l’alcool… Ebbene per questa serata che in molti odiano ma che porta in sé un’intera nuvola…
Un articolo del Corriere di qualche giorno fa, a firma Daniela Monti, mi ha fatto riflettere sul concetto di “silenzio”. Più che il titolo, il sottotitolo era chiaro: “Musica ovunque, anche in libreria. «Così il cervello perde capacità»”. Si parlava insomma del moltiplicarsi incontrollato della musica (qualunque) in luoghi dove la musica non ci dovrebbe…
Ikea-Pop ha provato in parte a smontare molti degli stereotipi sulla tristezza della Svezia e degli svedesi. Spesso si associa la terra dell’Ikea – che, non per prendersi meriti che non ci spettano chiude il decennio con degli utili complessivi intorno ai 30 miliardi di dollari – alla nazione col più alto tasso di suicidi.…