• Intervista ai Perturbazione

    Ci sono dischi fra i tanti, e ci sono dischi che segnano. “Pianissimo Fortissimo” segna, interpella, muove sentimenti. Tanto che è ancora qua in questo in 2008 e tanto che l’intervista a Tommaso e Cristiano dei Perturbazione, fatta al Calamita prima dell’esibizione dello scorso maggio, si basa pedissequamente su quell’album. Una citazione per testo, rigorosamente…

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  • I Fleet Foxes sul taxi: Black Cab Sessions

    I Fleet Foxes hanno fatto il botto. Qui suonano dentro un taxi in giro per Londra.

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  • Intervista ad Enrico Brizzi e i Numero6

    L’uscita del nuovo Ep dei Numero6, “Quando arriva la gente si sente meglio” , che – come ultimamente si fa – ha canali di distribuzione inusuali (tra gli altri si scarica gratuitamente sul loro sito) ci dà il la per pubblicare la chiacchierata tra formaggi e salumi fatta al Calamita con loro ed Enrico Brizzi,…

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  • Cesare Basile dalla parte di Caino: l’intervista

    Il nuovo album “Storia di Caino”. La Catania vitale degli anni ’80 scomparsa sotto i colpi dell’omologazione. Una Milano assalita da un’umanità ipocrita. L’eredità di Fabrizio De Andrè. Il legame con la terra. La collaborazione con Robert Fisher dei Willard Grant Conspiracy. Secco e tagliente, così è Cesare Basile. Fin dal titolo, “Storie di Caino”…

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  • Ciao Mamma! Un po’ di sottobosco musicale a New York

    NY è, in fondo, una piccola città: il resoconto di una settimana in giro per concerti nella Grande Mela.

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  • Intervista a The Niro

    Odia essere accostato a Jeff Buckley, anche se – in effetti – è un po’ inevitabile. Ma forse è un problema nostro che vediamo Jeffino dappertutto dato che non c’è più. Ecco la chiacchierata telefonica, tra un’ordinazione al ristorante e l’altra, con uno dei nostri folk-singer più in ascesa ed evoluzione, che per una volta…

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  • Intervista a Dan Fante & Hollowblue

    A volte, certe conversazioni sono surreali. Come quando sai che tra pochi minuti parlerai con una persona il cui cognome farebbe tremare i polsi a qualunque appassionato di letteratura. Come quando tenti di fare un’intervista via Skype, e domande e risposte si intrecciano in maniera insensata.Eppure, quello che ne esce è qualcosa di bellissimo. Spietato…

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  • Intervista agli M? (Mquestionmark)

    intervista di Emanuele Sferruzza Moszkowicz  Due bassi (leggendo scoprirete il perché) e una batteria. Due uomini e una fanciulla. Ma non ce n’è molta di dolcezza nel mondo degli M?. L’educazione è quella in vigore a casa Fugazi. Sberle piuttosto che carezze, in un indie rock aspro e potente che però si concede al fotoromanzo.Gli…

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  • A colloquio con i Ministri

    Hanno sfondato il muro di gomma dei media e del sistema discografico e ora cercano di rosicchiarlo dall’interno, minimizzando e dissacrando… ventenni presuntuosetti o il gruppo di cui l’Italia aveva bisogno? Nell’indecisione, ammiratori illustri, direttori di testata e un gigante della discografia si sono aggiunti a chi già scommette sul loro futuro. Noi invece preferiamo…

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  • Kalporz Awards 2007

    Chi vince il 2007? Ovviamente i Radiohead.

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010