• BRAINBLOODVOLUME No. 5

    La musica psichedelica ha una componente transdimensionale, come i miti del West. La nuova puntata della nostra rubrica.

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  • THE STOOGES, Fun House (Elektra, 1970)

    Se esiste nella storia del rock un disco veramente e totalmente “eccessivo” questo è “Fun House”, il secondo dei grandi Stooges. Si vorrà dunque, spero, perdonare il recensore per l’eccessiva aggettivazione che rischia di adoperare per tentare di descrivere questa musica. E’ un Iggy Pop che le cronache dell’epoca ci descrivono intossicato e sull’orlo della…

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  • NICO, Desertshore (Reprise, 1970)

    Nico è il nome d’arte dietro il quale si cela il volto di Christa Paffgen, tedesca di nascita, francese d’adozione (a Parigi fa la modella nei primi anni ’60) e improvvisamente catapultata in America alla corte del re dei sotterranei, Andy Warhol, che prima la erge a musa ispiratrice per le sue opere di cinema…

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  • JETHRO TULL, Benefit (Chrisalis, 1970)

    Il suono del gruppo si irrobustisce in questo lavoro a volte considerato un completamento di “Stand Up”, il suo naturale séguito condotto nel medesimo solco stilistico. In realtà, se è vero che non troviamo differenze sostanziali fra i due dischi, ne rileviamo però di secondarie, marginali, tali in ogni caso da rafforzare la nostra interpretazione…

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  • DEREK AND THE DOMINOS, Layla & Other Assorted Love Songs (Polydor, 1970)

    Ci sono dischi che passano alla storia per un solo brano, un classico che entra nell’immaginario collettivo di una o più generazioni. Sicuramente “Layla” rientra in questa categoria, grazie anche al cinema e alle colonne sonore in cui è apparso (vedi “Quei Bravi Ragazzi” di Scorsese). Ma sarebbe ingiusto ricordare il monumentale doppio album “Layla…

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  • PINK FLOYD, Atom Heart Mother (EMI, 1970)

    I Pink Floyd, con il progetto ormai saldamente in mano a Roger Waters e David Gilmour, intendono proporre un album che mantenga l’intento sperimentale di “Ummagumma” ma che risulti più digeribile per il grande pubblico. Questa doppia esigenza porta la band a comporre “Atom Heart Mother” come un anello di Moebius: un prologo e un…

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  • FABRIZIO DE ANDRE’, La Buona Novella (Ricordi, 1970)

    Può un ateo permettersi di parlare della vita del Cristo, dalla sua venuta al mondo alla sua fine sulla croce? Per quanto concerne la musica italiana la risposta non può essere che affermativa. Nel 1970, nel pieno della contestazione studentesca e operaia, nel pieno del fermento politico, della lotta di classe, l’artista più controcorrente, il…

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  • TRAFFIC, John Barleycorn Must Die (Island,1970-2001)

    Pur nella loro grandezza, i Traffic hanno avuto un seguito minore dei vari Led Zeppelin, Jethro Tull e Genesis. A differenza di loro non hanno mai seguito un genere preciso ma si sono destreggiati con grande abilità tra jazz, soul, folk e progressive. Certo è che questo disco rimane un capolavoro assoluto, realizzato in modo…

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  • SYD BARRETT, Barrett (Emi Harvest, 1970)

    Secondo e purtroppo ultimo capitolo della discografia del Grande Cappellaio Matto della musica inglese. La produzione è affidata al vecchio amico e sostituto nei Pink Floyd, David Gilmour. Sulla falsariga del precedente e soffertissimo “The Madcap Laughs”, “Barrett” è un collage assolutamente strambo di canzoni capricciose ed originali, in bilico perenne tra folk e psichedelia.…

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  • VAN DER GRAAF GENERATOR, The Least We Can Do Is To Wave To Each Other (EMI, 1970)

    Dopo un esordio avvenuto un po’ in sordina ecco invece un secondo album che rivela una maturazione velocissima nel songwriting dell’incontestato leader del gruppo inglese, Peter Hammill. “The Least”, già dalla sua uscita, si pone come caposaldo della corrente progressive, qui accentuata soprattutto nelle sue parti cupe e leggermente sepolcrali. Nella fattispecie rifulgono brani di…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010