In piena esplosione della moda glam-rock (soprattutto nel Regno Unito) assurge agli onori delle cronache musicali la creatura Sparks: in breve tempo “Kimono My House” diventa un classico del genere, grazie ad un’amalgama musicale che ha del sorprendente. Il cantato di Russell Mael, quasi da voce bianca, raggiunge picchi difficilmente immaginabili, gli strumenti che lo…
Spesso considerato album raccogliticcio e di ripiego – il rimasuglio di un fallito progetto cinematografico – “War Child” si rivela in realtà una sorpresa, a dimostrazione di come i giudizi vengano talvolta espressi apoditticamente e senza un reale approfondimento dell’oggetto in esame, adagiandosi acriticamente su pregiudizi e dati esterni al fatto strettamente musicale. Abbiamo già…
Con la sua opera seconda, ad appena ventitré anni, Francesco De Gregori tocca una delle sue massime punte d’ispirazione. Deluso dall’insuccesso del pur ottimo “Alice non lo sa” – che comprendeva, tra le altre, perle come “Alice”, “Buonanotte fratello”, “Le strade di lei” e “Irene” – il giovane cantautore romano si dedica ad un materiale…
Per definire in poche parole Robert Wyatt possiamo dire che è uno degli artisti più geniali che il rock inglese abbia mai avuto. Non solo batterista e fondatore di due gruppi leggendari come i Soft Machine e i Matching Mole (loro la dolce “Oh Caroline” ripresa da Max Gazzè) ma anche compositore, sperimentatore e poeta,…
Il miraggio di un cammello sullo sfondo di palme e piramidi: ecco la copertina che richiama i pacchetti di sigarette Camel (e per la quale ci furono problemi legali). Il secondo lavoro del quartetto britannico dopo l’esordio di “Camel”: Peter Bardens alle tastiere, Andy Latimer alle chitarre e al flauto, Doug Ferguson al basso e…
L’esordio discografico di Paolo Conte avviene a metà degli anni ’70, alla rispettabile età di 37 anni. L’unicità del percorso artistico ed umano del Nostro si potrebbe cominciare a misurare già da questo piccolo indizio. Da sempre riottoso ad esporsi in pubblico, poco convinto delle proprie capacità vocali, Conte è già da un decennio responsabile…
Dopo la delusione di “Tales from topographic Oceans”, le azioni degli Yes tornano a salire con “Relayer”: un disco generalmente sottovalutato, forse anche perché la sua struttura ricalca quella tripartita del capolavoro “Close to the Edge”: una lunga suite iniziale (ma in questo caso non suddivisa in sezioni) seguita da due brani, sempre piuttosto lunghi,…
I sinistri presagi di scenari spiazzanti e poco convenzionali furono percepiti appieno dal Duca bianco, in quest’opera che ha il merito di avere un involucro e un solco di pari bellezza. Già dalla cover painting di Guy Peelaert intuiamo un diffuso senso d’inquietudine che viene abilmente canalizzato nelle varie tracce: fatta eccezione per la titletrack…
Con “Red” i King Crimson chiudono la produzione in studio degli anni ’70. In particolare questo è l’ultimo atto dello straordinario quartetto Fripp, Wetton, Bruford, Cross (che qui figura come session-man insieme agli ex-Crimson Ian McDonald, Mel Collins, Robin Miller e Marc Charig). “Lark’s Tongues In Aspic” (1973) e “Starless And Bible Black” (1974) avevano…
Terzo atto della grande saga del gruppo di Walter Becker e Donald Fagen, “Pretzel logic” è a mio avviso il più grande lavoro della loro carriera. Mi rendo conto di quanto sia difficile, repertorio alla mano, spendere un giudizio così definitivo; d’altra parte anche per i Beatles o gli XTC ogni fan ha la sua…