• [#tbt] “Night Rally”: la fantasia paranoica antifascista di Elvis Costello

    Nelle varie top ten dei “migliori pezzi antifascisti”, che si trovano in giro in rete (ma non solo), di rado capita di leggere il nome di “Night Rally”.

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  • DENNIS WILSON, Pacific Ocean Blue (Caribou, 1977 – Legacy, 2008)

    Complice una poderosa ristampa su Legacy che lo “spalma” su doppio cd, il nostro Disco per l’Estate appena trascorsa spunta da un buco spaziotemporale di trent’anni e passa: lo firma, a buon titolo, uno dei tre fratelli Wilson, noti alla California tutta come i “tipi da Spiaggia”. Uscire allo scoperto con un lavoro solista era…

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  • TALKING HEADS, 77 (CD + DVD, Warner, 1977 / 2006)

    La New Wave sta vivendo, fortunatamente, un periodo di riscoperta pressoché totale, grazie a lungimiranti ristampe dei capolavori che segnarono quella che non ho timore di considerare l’epoca più esaltante della storia della musica rock (sì, ben più importante della psichedelia o del prog, perché capace di metabolizzare tutte le istanze musicali precedenti rileggendole e…

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  • CHEAP TRICK, In Color (Epic, 1977)

    Parlare del secondo album di questo gruppo di power-pop americano è molto rischioso, nel senso che si potrebbero usare iperboli probabilmente fuori luogo… I Cheap Trick sono sempre stati una band amata/odiata, proprio come il titolo completo del disco, “In color and in black & white”. Perfino il look del quartetto non faceva che accentuare…

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  • KRAFTWERK, Trans-Europe Express (Capitol, 1977)

    Oramai consacrati a livello internazionale grazie a due album come “Autobahn” e “Radio-Activity” – dove per la prima volta cantano in inglese -, sospesi in un limbo indistinto nel quale convivono senza problemi un’avanguardia sonora chiaramente debitrice delle sperimentazioni di John Cage, metallici rintocchi industriali e fruibili melodie techno-pop, i Kraftwerk mettono le mani su…

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  • SUICIDE, Suicide (Red Star, 1977)

    L’esordio omonimo dei Suicide è forse, a tutt’oggi, il più sferzante pugno allo stomaco che la storia della musica ricordi. L’elettrizzante attacco di “Ghost Rider” ne esemplifica tutta la grandezza, un rockabilly elettronico ed estenuante cantato da un Elvis Presley spettrale, voce del passato che arriva a percuotere selvaggiamente il presente cercando di aprire gli…

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  • DAVID BOWIE, Low (RCA, 1977)

    Quando pubblica questo primo tassello della cosiddetta trilogia berlinese, David Bowie è già una leggenda del rock: ha scritto canzoni indimenticabili, ha impersonato l’alieno Ziggy Stardust e l’algido Thin White Duke e nel frattempo se l’è vista brutta con la cocaina. Il suo incontro artistico con un’altra mente fertile della musica contemporanea, Brian Eno, anch’egli…

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  • PINK FLOYD, Animals (EMI, 1977)

    Amore e disprezzo, adorazione e repulsione. Questi sono i sentimenti che dal 1977 si assembrano al cospetto di “Animals”, controversa e irrinunciabile opera dei Pink Floyd. Dopo la tiepida accoglienza ricevuta per il precedente “Wish You Were Here”, i quattro si avventurano in un nuovo lavoro destinato a testimoniare le voragini che si stavano creando…

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  • 10 CC, “Deceptive Bends” (Mercury Records, 1977)

    Band tra le più “intelligenti” e relativamente sottovalutate degli anni ’70, i 10 cc colpiscono ancora una volta nel segno (della qualità). “Deceptive bends” è il primo album del gruppo di Manchester come…5 cc! Infatti, gli altri due co-fondatori, Lol Creme e Kevin Godley, lasciarono pochi mesi prima della lavorazione del disco, inseguendo ed ottenendo…

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  • GENESIS, Wind And Wuthering (Charisma/Virgin, 1977)

    Un disco difficile da giudicare. Sotto molti punti di vista può essere definito ‘epocale’: non per le qualità intrinseche, ma per il suo ruolo, diciamo così, storico. Esso chiude sostanzialmente la gloriosa esperienza progressiva del gruppo, manifestando già tracce di quella che sarà l’ispirazione musicale futura. Difficilmente i mutamenti artistici, così come quelli di altro…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010