Storia di una hit epocale e del suo autore.
Un fastidioso fischio industriale apre la “danza moderna” dei Pere Ubu, nome tratto dalla piéce teatrale di Alfred Jarry – autore surrealista – “Ubu Roi” e attitudine musicale che si sposa sia con gli sconvolgimenti musicali in corso (punk e new wave) sia con la tradizione dell’avanguardia sonora. Proprio il fischio già citato al quale…
“Impiegammo una settimana per realizzare Street Legal: lo mixammo quella seguente e quella dopo ancora lo fecimo uscire. Se non fossimo riusciti a farlo tanto in fretta, non sarebbe mai uscito, perché dovevamo assolutamente tornare on the road”. Questa affermazione di Dylan ci fa capire molte cose sull’album qui preso in questione. La band che…
I Radio Birdman del medico militare-chitarrista- compositore americano Deniz Tek e dell’”Aussie” purosangue Rob Younger furono, assieme ai Saints il più grande gruppo della scena rock australiana. La loro musica viene ancora in qualche modo inquadrata nel movimento punk, più per un fatto cronologico (il disco di cui si parla apparve nella versione australiana nel…
Un doppio album dal vivo per più versi fondamentale al fine di capire veramente la musica dei Tull, il suo stile e le ragioni del suo successo. Se da un lato questo live giunge stranamente tardivo, dall’altro si giova proprio del suo ritardo per offrire una interessante panoramica della lunga strada fin lì percorsa. In…
Con Palmer ufficialmente sesto uomo, la band non accenna a rallentare la produzione: nel ’77 tocca a “Songs from the Wood”, nel ’78 è la volta di “Heavy Horses”. Ambedue i dischi si caratterizzano per un folk-rock di ispirazione agreste e pastorale, piuttosto personale, e certamente preferibile al fritto misto di “Too Old…”. Nulla di…
La storia del rock è costellata di ragazze cattive che scappano di casa, riot grrrrls che tracannano birra peggio di ultrà, bitches isteriche che dicono un sacco di parolacce. Una categoria è poco rappresentata: quella delle Alici, non in scatola, ma quella delle ragazzine sempre vestite a festa, un po’ petulanti, che vogliono tutta l’attenzione…
“…And Then There Were Three..” è forse il disco più indefinibile dei Genesis, certamente il pìù dimenticato. Giunse in un momento molto particolare, dopo l’abbandono di Steve Hackett e l’arrivo del punk, con il trio indeciso se svoltare sul pop o continuare su temi complessi. Il risultato è un lavoro ibrido, con molte melodie miste…