• R.E.M., “Reckoning” (I.R.S., 1984)

    Un “magico” disco di transizione.

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  • HUSKER DU, Zen Arcade (SST, 1984)

    La scena indipendente dei primi anni ’80 negli USA non può assolutamente prescindere da due nomi: i Sonic Youth di Thurston Moore e Kim Gordon e gli Husker Du. Quest’ultima band, composta da Bob Mould, Greg Norton e Grant Hart, irrompe sulla scena statunitense con una furia devastante e nel 1984 dà alle stampe il…

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  • DAVID SYLVIAN, Brilliant Trees (Virgin, 1984)

    Fin dai tempi dei Japan, David Sylvian ha mostrato una prodigiosa capacità di crescita artistica. Basti pensare al “gap” esistente tra i confusi esordi glam-rock di “Adolescent sex” e la matura raffinatezza sfoggiata, solo pochi anni dopo, in album come “Tin drum” o il live “Oil on canvas”, passando per gemme come “Quiet life” e…

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  • MINUTEMEN, Double Nickels On The Dime (SST, 1984)

    Se volete cercare di comprendere il significato del termine new wave, se volete riuscire a cogliere l’essenza di questa etica musicale nata sul finire degli anni ’70, se volete fare una panoramica sulla situazione musicale statunitense nei primi anni ’80, uscite di casa e rimediate “Double Nickels On The Dime”, capolavoro indiscusso dei Minutemen. Questo…

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  • THE REPLACEMENTS, Let It Be (Twin Tone, 1984)

    Senza girarci troppo intorno, quello che rende i Replacements eccitanti come pochi altri gruppi della loro generazione è che trasmettono alla perfezione la sensazione di essere giovane e avere ancora tutto da buttare via. E infatti nei loro dischi sembra essere concentrato tutto quel mondo di illusioni, sbronze e sogni che sono poi l’essenza del…

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  • CCCP – FEDELI ALLA LINEA, Compagni, cittadini, fratelli, partigiani/Ortodossia II (Attack Punk, 1984/ Virgin, 1988)

    Formatisi alla fine degli anni ’70 sull’onda del punk inglese e cresciuti nel fervido clima berlinese dell’epoca, ideatori di un punk non anarchico ma “filosovietico” (il nome del gruppo è la trasposizione in cirillico della sigla “U.R.S.S.”, come ricorda anche in “Un Week-end postmoderno” il compianto Pier Vittorio Tondelli), i CCCP – Fedeli alla linea…

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  • NICK CAVE, From Her To Eternity (Mute, 1984/1988)

    Trasferitosi a Londra dall’Australia con il suo gruppo (i Birthday Party) per sfruttare l’elettrizzante atmosfera londinese di fine anni ’70, deluso da ciò che vi ha trovato (“troppi gruppetti che pensano che citare opere letterarie significhi avere cultura”) e trasferitosi di conseguenza nella più vitale Berlino, Nick Cave fa la conoscenza con un nuovo tipo…

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  • THE CURE, The Top (Fiction Records, 1984)

    Superato, non con poche difficoltà, il momento difficile, Robert Smith torna ad occuparsi a tempo pieno dei Cure, spinto dalle possibilità creative che il nuovo sound ottimato può garantirgli. Con Tolhurst ormai fisso alle tastiere affida la batteria a Andy Anderson e il basso a Phil Thornalley. Le ipotesi fatte sul pop espresso in “Japanese…

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  • THE SMITHS, The Smiths (Warner Bros, 1984)

    Inizio anni ’80. In Inghilterra, come nel resto del mondo, si assiste ad una scena musicale quanto mai dicotomica: da una parte il successo commerciale della dance e dell’elettronica spicciola, dall’altra varie correnti musicali (dark, noise, punk) inserite sotto il nome generico di “New wave”. E il pop puro? Il semplice pop che tanta parte…

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  • PAOLO CONTE, Paolo Conte (CGD, 1984)

    Terzo disco intitolato sobriamente con il suo nome e cognome, primo capitolo di una nuova avventura discografica con la emergente CGD, a scapito della gloriosa RCA, “Paolo Conte” non fa che mantenere e confermare l’altissimo standard del Baffo Astigiano. Il fatto nuovo ed eccitante è che tutta la critica e perfino una parte non marginale…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010