• SOUNDGARDEN, Louder Than Love (SOUNDGARDEN, 1989)

    Si presentano al grande pubblico sbeffeggiando nel titolo gli intoccabili. Se non è una dimostrazione di carattere questa… Dato il risultato possono permettersi questo e anche un altro po’ di scherzi disseminati nel disco, come la sublimazione del ridicolo machismo metallaro nel singolo “Big Dumb Sex” o la sciatteria melodica di “Full On (Reprise)” proprio…

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  • GALAXIE 500, On Fire (Rykodisc, 1989)

    I tanto demonizzati anni ’80 nascondono, sotto una coperta intrisa di omologazione, qualunquismo e arte dell’eccesso una serie di perle spesso misconosciute alla grande massa, in particolar modo italiana. Se è vero che non si commette sacrilegio a identificare lo spettro sonoro della decade nel techno-pop nel quale furono maestri i Soft Cell di Marc…

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  • CCCP – FEDELI ALLA LINEA, Canzoni Preghiere Danze del II Millennio – Sezione Europa (Virgin, 1989)

    Il percorso musicale dei CCCP comincia poco alla volta a deviare verso altre sonorità. Iniziale shock da acquisto: i CCCP, gruppo militante e laico parlano nel titolo di “preghiere e danze” e presentano una cover con l’iconografia della Madonna. Sicuramente quello in questione è l’album meno ispirato della storia della band emiliana, quello di più…

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  • THE CURE, Disintegration (Fiction Records, 1989)

    Ormai è cosa certa, i Cure sono un gruppo fatto apposta per spiazzare il proprio uditorio. Quando ormai la vena pop sembra nettamente consolidata da album come “The Top” e “Kiss Me Kiss Me Kiss Me”, la band di Robert Smith torna alla carica con un album che dimostra i suoi intenti fin dalla cover:…

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  • PIXIES, Doolittle (4AD, 1989)

    A un solo anno di distanza dallo straordinario “Surfer Rosa” i Pixies si ripresentano sulla ribalta internazionale, e lo fanno con album forse addirittura superiore al precedente. L’idea di base è sempre la stessa: mescolare in un cocktail dinamitardo la rabbia incontrollabile del punk e la dolcezza delle ballate pop. E farlo con estrema ironia.…

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  • RAY CHARLES & MILT JACKSON, Soul Brothers Soul Meeting (Atlantic, 1989)

    Ecco quello che si chiama un evento, nel senso pieno del termine: Ray Charles, The Genius in coppia con uno dei più grandi vibrafonisti moderni, Milt Jackson. Non poteva che risultarne un grande capolavoro, come succede solo con gli incontri tra grandi personalità. Completano il gruppo musicisti del calibro di Oscar Pettiford (che ha suonato…

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  • LOU REED, New York (Warner, 1989)

    “New York” è un disco piuttosto importante per noi, per quello che ha rappresentato. Era il 1989, avevamo sedici anni e di Lou Reed non conoscevamo praticamente nulla, giusto “Walk on the Wild Side” e nient’altro. Questo disco ci aprì un mondo: le parole, la voce, la musica di Lou Reed. Fu il primo passo…

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  • TERENCE TRENT D’ARBY, Neither Fish Nor Flesh (Sony, 1989)

    Il secondo album del grande cantante di New York, atteso alla conferma commerciale dopo il precedente stravenduto “Introducing…”, si rivela così ostico per il grande pubblico da deludere le aspettative della sua casa discografica, tutta tesa a sfruttare il potenziale business di un sequel. Sicuramente “Neither…” non porta molto denaro in cassa, ma è un…

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  • LENNY KRAVITZ, Let Love Rule (Virgin, 1989)

    Provate a fantasticare un meeting dove partecipassero John Lennon, Jimi Hendrix e qualche vecchio eroe di soul psichedelico (Sly Stone, Curtis Mayfield, etc.)… Sarebbe sensazionale, non credete? Purtroppo, la realtà in questo caso non supera la fantasia, ma può tentare di avvicinarla, soprattutto con l’aiuto del talento e della passione. Al nostro Lenny non fanno…

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  • ELIO E LE STORIE TESE, Elio samaga hukapan karyana turu (Psycho, 1989)

    Parlare del più geniale, intelligente ed irriverente gruppo italiano si rischia di farsi “sphalmare la merda in faccia” dagli stessi, nel caso si imbattessero in queste righe. Comunque, stiamo al gioco. L’esordio degli Elii è quanto di più spiazzante possa esserci nello stagnante e decrepito panorama dello Stivale. Nobili discendenti della grandiosa tradizione cabarettistica-canzonettistica milanese…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010