• THE BLACK HEART PROCESSION, Three (Touch&Go Records, 2000)

    Sarà la pioggia che cade incessantemente fuori di qui, sarà la fredda aria autunnale, sarà forse questa terribile città, ma “Three”, appunto il terzo capitolo della storia Black Heart Procession, sembra la perfetta colonna sonora per queste giornate. Il disco suona scuro e tormentato come mai prima e del resto il nome del gruppo già…

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  • LL COOL J, G.O.A.T. Featuring James T. Smith: THE GREATEST OF ALL TIME (Def Jam, 2000)

    Oggi pare impossibile, ma il rap nacque party. Era musica per intrattenere, per far ballare alle feste, per scatenare i block-party (alla grossa, feste di strada). Finché GrandMaster Flash, i Public Enemy e anche i RUN DMC portarono l’impegno, vale a dire il black power, dentro all’hip hop. Bene, in quegli anni di furia propagandistica,…

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  • MARLENE KUNTZ, Che cosa vedi (Sonica Factory, 2000)

    Che cosa vedo? Vedo qualcosa che non è ancora definito, un cerchio che, per fortuna, non quadra mai, un sogno grandioso ed ambizioso ora colorato di viola e rosso in varie tonalità, ora in bianco e nero. Provate tutti alzando il volume, chiudendo gli occhi e… guardando. Cosa vedete? Il quarto lavoro dei Marlene vede…

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  • ANTI-POP CONSORTIUM, Tragic Epilogue (75 Ark, 2000)

    Si possono usare gli Antipop Consortium per molti discorsi. Il primo è un bel discorso, e riguarda la nuova scena hip hop. Intanto l’underground, che finalmente riesce a venire fuori con la dignità che merita. Un buon periodo davvero per gli artisti sottoterra. Hanno già approfittato i Jurassic 5, i The Lox, i The Nextmen…

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  • BJORK, SelmaSongs (from the motion picture “Dancer in the Dark”) (Polydor, 2000)

    Tre anni dopo l’ultimo “Homogenic”, la cantante islandese torna prepotentemente alla ribalta con un pugno di canzoni molto intense, che compongono la colonna sonora di “Dancer in the dark”. Il pluripremiato film del regista danese Lars Von Trier vede Bjork impegnata anche nella recitazione, con profitto, vista la clamorosa Palma d’Oro vinta a Cannes come…

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  • VINICIO CAPOSSELA, Canzoni a manovella (CGD, 2000)

    Storie, filastrocche, tradizioni, canti che riportano la memoria alle lavandaie (quando ancora si lavavano i panni al fosso), ricordi, nostalgie di generazioni superate dalla tecnologia. Ecco il filo conduttore di queste “Canzoni a Manovella”, una manovella nostalgica che riscopre ritmi e canzoni nate tra la gente e per la gente, quasi un’aria che proviene da…

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  • THE NEXTMEN, Among The Madness (Scenario Records / 75 Ark, 2000)

    Chi ha detto che il rap, in Europa, lo sanno fare solo i francesi? E non solo in Europa. O gli americani o i francesi, gli altri movimenti sono più o meno vivaci versioni locali del rap. In queste righe parleremo di un’eccezione inglese, l’altra superpotenza musicale. Però parliamo di rap, il rock o il…

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  • PEARL JAM, Bercy Paris France 8-6-2000 (Epic, 2000, live)

    25 Concerti e 25 Bootlegs. Verona , Milano, Berlino, Parigi, Salisburgo, Londra… L’originalità dei P.J. mi ha lasciato a bocca aperta. Tutto potevo pensare di un live tranne che mi sarei scervellato e avrei passato un’ora nel negozio di dischi per scegliere quale portarmi a casa. Le scalette sono diverse e talmente ben assortite che…

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  • QUINTORIGO, Grigio (Universal Music, 2000)

    Romagna: Fellini, Guerra, Pascoli, i cappelletti in brodo, la Casa delle Aie, la Riviera e…i Quintorigo. Già, perché se questi cinque musicisti continuano così, rischiano veramente di essere citati a breve tra le grandi glorie della regione più sudista del nord. Non solo, l’originalità della proposta del quintetto è assolutamente internazionale. Tralasciando la scena italiana,…

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  • MODEST MOUSE, The Moon & Antarctica (Epic, 2000)

    I Modest Mouse guardano alla Luna e all’Antartide nel loro terzo disco, il primo su major, un modo per dire che lo sguardo sarà più ampio, non focalizzato strettamente sull’America. Il terzetto opta per un legggero cambiamento di rotta quindi, così da sviluppare in altre direzioni la propria musica, figlia della tradizione americana e del…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010