• COMMON, Like Water for Chocolate (MCA Records / Universal Music / Madame Xenobia Music, 2000)

    I be dissin magazines, but then buy The Source Can’t explain why the force, is with me Settantamila copie la prima settimana sono un bel risultato. C’era chi temeva un flop, o la nobile disgrazia dell’innovazione: il cimitero d’avorio degli intenditori. Buon per lui, non è andata così. Del resto Common, o Comon Sense sino…

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  • TRAVIS, The Man Who (Indipendiente, 1999)

    Bello, davvero bello. Fran Healy (leader dei Travis) e soci hanno fatto un ottimo lavoro. Lontani ormai sono i suoni quasi ruggenti di “All I Wanna Do Is Rock” del loro primo lavoro “Good Feeling”. I Travis si dimostrano in questo secondo lavoro una band già matura e capace di scrivere canzoni davvero molto convincenti.…

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  • Bluvertigo, Casoni di Luzzara (Festa della Birra) (13 luglio 2000)

    È indubitabile il fatto che per molti, tra i quali anche fini ascoltatori, i Bluvertigo rappresentino ancora una fonte di disturbo nonchè di un certo fastidio; l’eccessivo istrionismo e le “pose” da rockstar di Morgan e compagni sembrano non andare giù a quelli che ritengono che il rock debba essere necessariamente sinonimo di spontaneità e…

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  • BELLE & SEBASTIAN, Fold your hand child, you walk like a paeseant (Jeepster, 2000)

    Il ritorno del gruppo scozzese, perso per strada il bassista Stuart David dedicatosi ai suoi Looper, è il quarto capitolo di una storia tra le più affascinanti degli ultimi tempi. E’ sufficiente prendere un verso di “Family Tree”, una più dolci canzoni mai composte da Belle & Sebastian, che dice “They teach Chemistry, Biology and…

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  • CALEXICO, Hot Rail (City Slang, 2000)

    Calexico è una piccola città al confine tra California e Messico. Joey Burns e John Convertino, sezione ritmica dei magnifici Giant Sand, ebbero l’intuizione di dare questo nome al loro gruppo per rappresentare il mondo e gli scenari che inseguivano. Da un lato il West degli Stati Uniti, dall’altro il Messico, nel mezzo una musica…

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  • PAUL WELLER, Heliocentric (Go! Discs / London, 2000)

    Dopo tre lunghi anni di attesa, l’ex leader di Jam e Style Council ritorna con un album che sembra davvero un compendio (ottimamente riuscito) della sua carriera, divisa appunto fra i due gruppi suddetti ed un’ importante e ormai decennale carriera solista. Accompagnato come al solito dal fedelissimo ed eccezionalmente bravo Steve White alla batteria,…

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  • XTC, Wasp Star (Apple Venus Volume 2) (Idea Records, 2000)

    L’annunciato ed attesissimo seguito del prezioso e molto anelato “Apple Venus Vol.1” è finalmente tra noi. Le molte pene subite dai silenziosi fans della band di Swindon, costretti a sopportare 7 lunghi anni di silenzio per cause contrattuali, hanno provocato una naturale apprensione ed avversione per qualsiasi ritardo superiore all’anno. I lunghi digiuni vanno sempre…

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  • KING CRIMSON, The Construkction of Light (EMD / Virgin, 2000 )

    Dei King Crimson si può dire tutto tranne che non riescano a stare al passo coi tempi. La band di Robert Fripp ha sempre saputo rinnovarsi (tanto nell’organico quanto nei contenuti), rimanendo comunque chiaramente influenzata dalla “filosofia” del suo carismatico leader. Questo ultimo lavoro dei Crimson prosegue il discorso intrapreso con il precedente “THRAK”: musica…

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  • PEARL JAM, Binaural (Epic, 2000)

    È uscito, è finalmente uscito! È il nuovo lavoro dei Pearl Jam! Dopo due anni di silenzio ritorna sulle scene il gruppo rock più affiatato e tecnicamente valido degli anni ’90! (il primo album è del 1991 se qualcuno non se lo ricordasse) Nove anni dunque all’insegna del rock nel senso più completo del termine.…

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  • PETER GABRIEL, Ovo (Real World/Virgin, 2000)

    Non ci ricordiamo nemmeno più quanto abbiamo dovuto attendere per ascoltare un nuovo lavoro di Peter Gabriel. L’attesa, dopo il precedente “US” ed il superbo live “Secret World”, è stata ripagata. “Ovo” è un “concept” che analizza le tappe di sviluppo dell’uomo prendendo in considerazione una famiglia ed il suo più piccolo rappresentante: Ovo, appunto.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010