• SLUM VILLAGE, Fantastic Volume II (Barak Entertainment, 2000)

    Eccoli finalmente! Se ne sono stati nell’underground di Detroit per un bel po’ di tempo, ma ora li potete trovare anche qua, in Italia. A dire il vero è proprio la prima uscita ufficiale, anche per gli americani. Solo che dalle loro parti erano già ben noti. Specie Jay Dee, il produttore e grande mago…

    Read More

  • KEITH JARRETT – GARY PEACOCK – JACK DEJOHNETTE, Whisper Not (2 CD, ECM, 2000)

    Un fantastico ritorno, quello di Keith Jarrett! Dopo tre anni in cui la malattia gli ha impedito di esibirsi, Jarrett ritorna, con lo Standards Trio, per un concerto straordinario, al Palais des Congrés di Parigi. Il Trio dimostra di avere mantenuto tutta la sapiente armonia su cui si fonda la sua musica: Jarrett è un…

    Read More

  • THE MAGNETIC FILEDS, 69 Love Songs (Circus, 2000)

    Nel 1999 Stephen Merritt e i suoi Magnetic Fields se ne uscirono con l’idea bizzarra e terribilmente ambiziosa di pubblicare la bellezza di 69 canzoni d’amore. Un progetto diviso in tre parti o, meglio, in tre capitoli, per affrontare e forse ridisegnare il tema storicamente più toccato dalla musica popolare. Ci sarebbe da restare schiacciati…

    Read More

  • ANIMALHOUSE, Ready To Receive (BMG Records, 2000)

    Da Oxford, un nuovo gruppo formato da cinque elementi, tra cui l’ex Mystics ed ex produttore dei Supergrass Loz Colbert (alla batteria) e Mark Gardener, vecchio chitarrista dei disciolti Ride. Gli altri tre elementi sono Jason King alle tastiere, Hari Teah al basso e Sam Williams all’altra chitarra (oltre a hammond e piano). Quest’ultimo mette…

    Read More

  • GHOSTFACE KILLAH, Supreme Clientele (Razord Sharps Records/Epic, 2000)

    E pensare che doveva fare l’incapucciato. Secondo i progetti del Clan, Ghostface Killah avrebbe dovuto tenere sempre la faccia coperta da una maschera di gomma. La sua faccia, si diceva, girava per troppi commissariati di polizia sotto forma di identikit… Una fantasia che durò poco. Come tenere coperta la faccia del più talentuoso mc del…

    Read More

  • MARDI GRAS.BB, Supersmell (Hazelwood Music Production, 2000)

    Da Hamburg, ecco qua i Mardi Gras.BB; si direbbero francesi, ma non lo sono. Alla seconda prova sulla lunga distanza, dopo l’esordio di “Alligatorsoup”, questo largo ensemble germanico ribadisce il suo amore per un certo New Orleans Sound (ecco il perché del Mardi Gras ed anche della “zuppa di alligatori”, che per adesso non si…

    Read More

  • BAHA MEN, Who Let the Dogs Out (S-Curve/Edel, 2000)

    La copertina m’aveva steso. Le spiagge bianche, il mare cristallino, le palme… Sembrava un greatest hits di Richard Clayderman, con tutto il rispetto. E poi la provenienza. Cosa ti aspetti da un gruppo di musicisti delle Bahamas che usa strumenti tradizionali? Una cricca di ragazzi col gonnellino di banane che picchiano sui bonghi, intorno al…

    Read More

  • RAGE AGAINST THE MACHINE, Renegades (Sony / Epic, 2000)

    Quando ci si trova di fronte ad un album costituito da sole cover, è inevitabile farsi venire quei cinque minuti di diffidenza nei confronti di esso. Frutto di un parto artistico o operazione dettata da esigenze commerciali? In più, la soddisfazione di “fare tana” a quei rompiballe dei Rage Against The Machine, da sempre irriducibili…

    Read More

  • YO LA TENGO, And Then Nothing Turned Itself Inside-Out (Matador, 2000)

    Dopo quasi quindici anni di attività gli Yo La Tengo rimangono un gruppo sorprendente, capace di incantare con ogni disco. Dopo aver forse raggiunto l’apice della loro carriera con l’ultimo splendido “I Can Hear the Heart Beat As One” del 1997, erano molto attesi. E “And Then Nothing Turned Itself Inside-Out” è un disco che…

    Read More

  • DELTRON 3030, Deltron 3030 (75 Ark, 2000)

    Chi sono i Deltron 3030? Sono un buon mc, un buon produttore, e sono il dj più talentuoso degli ultimi anni. Sono Del Tha Funkee Homosapien, scritto così, senza ‘s’ alla fine. Immagino perché è singolare, americani… Sono Dan The Automator Nakamura, ma soprattutto sono Kid Koala, il piccolo orientale che con Dj Shadow ha…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010