• STEPHEN MALKMUS, Stephen Malkmus (Domino, 2001)

    Che stranezza per un gruppo sciogliersi per le eccessive distanze geografiche tra i propri componenti. Eppure pare che sia questa la stravagante ragione che ha provocato la fine di uno dei gruppi più amati degli ultimi anni, i Pavement. Del resto che avessero qualcosa di peculiare lo si era intuito sin dal loro esordio del…

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  • TORTOISE, Standards (Thrill Jockey, 2001)

    Quando si ascolta un gruppo come i Tortoise viene sinceramente da chiedersi se vale la pena usare ancora la vetusta e tanto abusata etichetta di “rock”. L’ultimo lavoro di questo gruppo di Chicago, “Standards” è un autentico laboratorio di sonorità, viaggi armonici e timbrici non tanto nuovi di per sé, quanto nella loro fusione e…

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  • AFTERHOURS, Siam Tre Piccoli Porcellin – Live (Mescal/Universal, 2001)

    Dopo i La Crus, gli Afterhours. Per qualche bizzarra coincidenza escono uno vicino all’altro i nuovi lavori di due tra i gruppi cardine del rock italiano degli ultimi dieci anni. Nel caso degli Afterhours si tratta di un live elettrico, accompagnato nelle prime 5.000 copie da un CD acustico, un modo per celebrare l’intensa attività…

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  • CAETANO VELOSO, Noites Do Norte (Universal, 2001)

    Arrivato ai 35 anni di onorata carriera, il grande artista brasileiro si e ci regala il 34° album: dai Caetano, fai un piccolo sforzo, aggiusta questa leggera disparità con una bella doppietta, come il tuo compaesano Romario! Non puoi immaginare quanto ci faresti felici. E’ proprio vero, se dal grande centravanti è naturale aspettarsi molti…

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  • JEFF BECK, You Had It Coming (Epic, 2001)

    Jeff Beck è una delle tante anomalie del rock. Eccellente chitarrista, musicista sensibile ed attento ai nuovi e molteplici volti del blues e del rock, non ha mai conosciuto il vero successo ed una reale consacrazione, perennemente messo in ombra da “cugini scomodi” come Eric Clapton o Jimmy Page. Eppure Beck, da solo o con…

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  • KINGS OF CONVENIENCE, Quiet Is The New Loud (Source, 2001)

    Certi artisti hanno la straordinaria capacità di colpirti al primo ascolto. I Kings Of Convenience rientrano in questa stretta cerchia. Due ragazzi provenienti da Bergen, Norvegia, che hanno scritto dodici splendide canzoni, affidandole giusto alle loro voci, alle loro chitarre, a qualche nota di piano e violoncello e a poco altro. Si resta incantati ad…

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  • MONOVOX, Bianco shock (Sony Music, 2001)

    Come se del mondo fosse rimasto solo il ricordo, come se una nuova dimensione l’avesse invaso con realtà virtuali, distorsioni temporali, flash accecanti, battiti assordanti. E se dalla confusione una sagoma si facesse sempre più netta a dare la propria visione di questa realtà, più vicino al quotidiano di quanto si possa credere? Questa sagoma…

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  • DUSMINGUET, Postrof (Virgin/World Music, 2001)

    Ecco un gruppo che potrebbe davvero essere la “next big thing” della musica iberica e, perché no, continentale. Questo trio (molto allargato e flessibile) de La Garriga (vicino Barcellona) ci regala un album esplosivo, pieno di musica rovente, passionale, suonata ed interpretata con gioia. Evidentemente l’ottimo momento dei gruppi e degli artisti spagnoli e catalani…

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  • LA CRUS, Crocevia (WEA, 2001)

    “Crocevia”, il quarto disco dei La Crus, è una collezione di intepretazioni di diversi autori italiani, da Ennio Morricone ai CCCP, passando per Paolo Conte e Ivano Fossati. Un lavoro assolutamente speciale, non soltanto perché ognuno dei tredici pezzi che lo compongono suona come fosse un brano dei La Crus, ma perché ogni singola canzone…

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  • CULT, Beyond Good & Evil (WEA/Atlantic/Lava, 2001)

    In uno scenario rock inflazionato da ragazzini saltellanti che maneggiano chitarre troppo distorte per rendersi conto di ciò che fanno, i Cult si riconquistano a pieno titolo uno spazio importante. “Beyond Good & Evil” è un disco potente, energico, pieno di quel “British Hard Rock” che una decina d’anni fa aveva trovato una felice incarnazione…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010