• CESARE BASILE, Gran calavera elettrica (Mescal / Sony, 2003)

    Ci sono giorni dove il cielo è buio, la pioggia tarda a cadere ma tu sai comunque che arriverà, e che niente potrà squarciare le nuvole. Ecco, questo disco assomiglia a quei cieli. Questo è il suono che hai in testa quando ti rendi conto che tutto va male, e che non puoi essere consolato.…

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  • LA FAMIGLIA ROSSI, Discorsi da bar (Dischi luce, 2003)

    “Discorsi da bar su Saddam Hussein/per fortuna che questi non son soci miei”; l’attacco della voce ospitata di Carla Bonalume in questo lavoro della Famiglia Rossi non lascia dubbi sulle intenzioni di base del gruppo. Ancor meno dubbi può lasciare la seguente “Mi sono fatto da solo (una storia italiana”, divertente biografia immaginaria (???) di…

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  • BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, Take Them On, On Your Own (Virgin, 2003)

    Io non capisco le mode. Siedo davanti al mio computer, ascolto i Black Rebel Motorcycle Club e non capisco le mode. Ammetto la mia colpa: tutto l’ammasso di apprezzamenti su questo disco me lo fa giudicare più severamente di quanto non sia necessario, ma davvero non capisco come si possa parlare di questo “Take them…

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  • BENNY BENASSI presents THE BIZ, Satisfaction (Submental/D:Vision, 2003)

    “Nemo propheta in patria”: uno dei tanti a poterlo sostenere suo malgrado è Mr. Benny Benassi, 36enne DJ & produttore reggiano, protagonista della favola musicale del 2003. A dire il vero l’onda lunga del successo europeo del suo “Satisfaction” parte addirittura dall’anno scorso, ma solo nella recente primavera comincia a spargersi la notizia di una…

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  • MATMOS, The Civil War (Matador / Self, 2003)

    L’era Bush, con la sua inarrestabile corsa al disarmo dei suoi nemici tramite il tentativo di distruzione di intere civiltà e di culture sta avendo i suoi riflessi anche nei campi artistici, nel cinema (e lo si è visto all’ultima Mostra di Venezia), nell’arte moderna (e anche qui se n’è avuta bella mostra alla recente…

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  • EL GUAPO, Fake French (Dischord, 2003)

    Dopo più di un decennio sembra finalmente che la scena musicale sia pronta per uscire dal cono d’ombra che fu creato con perizia dal cosiddetto post-rock: in quel calderone critico furono spedite tutte – o quasi – le migliori intuizioni del decennio creando una coperta di confusione difficile da sollevare, e di fatto soffocando le…

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  • OPIATE, Sometimes (Morr Music, 2003)

    L’elettronica di Thomas Knak, in arte Opiate, ha un gusto difficile. “Sometimes”, Ep di sei brani strumentali in uscita per l’etichetta berlinese Morr Music, la stessa che ha prodotto alcune delle pagine migliori della nuova elettronica tedesca, Lali Puna su tutti, ci mostra un universo pressoché impenetrabile di musica elettronica, silenzi e fruscii. Prendete “Perdot”,…

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  • GUIGNOL, Sirene (Toast, 2003)

    Una scabra trama rock, subito innervata di evidenti umori blues: è così che si presenta “Nudo e credo”, prima traccia dell’EP dei milanesi Guignol, e su questa rotta prosegue tutto il loro debutto, “Sirene”. Siamo dalle parti del rock d’autore, in cui i testi, non privi di ambizioni narrative, giocano un ruolo fondamentale; ascoltando queste…

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  • THE RADIO DEPT., Lesser Matters (Labrador, 2003)

    Lasciarsi stupire dalle avanguardie sonore più disparate, godere nella scoperta di anfratti musicali inesplorati e frastagliati, fondere il proprio udito nelle reiterazioni ansiogene di sperimentazioni ardite possiede in sé un fascino unico, a tratti quasi perverso, realmente difficile da narrare. Allo stesso modo è quasi impossibile sviscerare le sensazioni che provoca l’ascolto estatico di una…

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  • DEADBURGER, S.t.0.r.1.e (Wot4, 2003)

    Viviamo in un’epoca di contaminazioni, di riciclaggi, di filtri tesi a purificare (o a scolorire?) i nostri pensieri. Quello che i Deadburger presentano è un collage di storie, anzi di S.t.0.r.1.e. come appare il titolo dell’album, con lo zero e l’uno – il principio? – a spiccare al di sopra delle normali lettere. Storie di…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010