• CALIFONE, Heron King Blues (Thrill Jokey, 2004)

    Ecco come si diventa una figura di culto. Incidete un disco che sembra finalmente portare la vostra carriera in primo piano, almeno nell’ambito della musica indipendente, e a quel punto uscite con un lavoro che cambia improvvisamente direzione. Tim Rutili ha fatto più o meno questo con “Heron King Blues”, seguito di quel “QuickSand /…

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  • PJ HARVEY, “Uh Huh Her” (Island / Universal, 2004)

    “Uh huh her” brucia come una ferita, ma incanta come un diamante grezzo.

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  • ASSALTI FRONTALI, Hsl (Il Manifesto, 2004)

    Periodo denso, questi ultimi cinque anni: guerre, Genova, le Twin Towers…troppo denso, perché uno come Militant A non tentasse di raccontarci tutto secondo il suo punto di vista. Gli Assalti Frontali ritornano al Manifesto (prezzo 8 euro), a un lustro esatto da “Banditi”, ma arrivano in grave ritardo, quando tutti hanno già cantato e messo…

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  • MARLENE KUNTZ, Fingendo la poesia (Virgin, 2004)

    Cristiano Godano, voce e chitarra dei Marlene Kuntz, l’ha definito un disco di non transizione. Nessuna transizione quindi fra “Senza Peso”, l’ultimo disco che è riuscito come sempre a dividere i seguaci del quartetto cuneese, e il prossimo album che dovrebbe invece uscire per l’inizio del 2005. Ci si chiede quindi quale sia il ruolo…

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  • HECTOR ZAZOU, L’absence (Taktic Music/ Santeria / Audioglobe, 2004)

    Compositore, avanguardista, etnomusicologo, precursore dell’ambient, produttore: durante la sua trentennale carriera, Hector Zazou si è visto definire in milioni di modi diversi, con etichette che tuttavia non riescono ad esaurire la complessità del personaggio in questione. Conosciuto ai più per aver prodotto il debutto dei PGR, da un paio d’anni il musicista francese ha trovato…

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  • FIAMMA FUMANA, Home (Mescal / Sony, 2004)

    Sono abituato a pensare agli USA come ad un grande omogeneizzatore culturale, a una forza simil-coloniale che tende a rendere marginali le sottoculture o le tradizioni lontane; strano, allora, che questo “Home”, secondo disco dei Fiamma Fumana, sia uscito negli Stati Uniti da un anno, grazie all’etichetta Omnium, e che trovi distribuzione in Italia solo…

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  • TELEFON TEL AVIV, Map Of What Is Efforless (Hefty Records, 2004)

    Arrivati al secondo disco, i Telefon Tel Aviv scoprono le melodie. Lo fanno costruendo musica elettronica ricca di calore e spostando l’attenzione sulle emozioni. Nei momenti migliori “Map of What is Effortless” riesce a coniugare questa tensione verso i sentimenti con suoni spezzati e talvolta freddi. Ed infatti l’unico brano che sembra non seguire questa…

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  • MOTEL CONNECTION, A/R Andata + ritorno (Mescal / Sony, 2004)

    Andata e ritorno. Andata, in un viaggio trasversale d’esplorazione tra generi che, fino allo scorso decennio, parevano avere ben poche zone franche di contatto e contaminazione… almeno ufficialmente. Ritorno, con una valigia dove i ricordi e le impressioni sonore di questi panorami musicali tornano alla vita in undici tracce. Per la precisione, quelle che accompagnano…

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  • MICROPHONES, Live in Japan, February 19th, 21st, and 22nd, 2003 (K Records, 2004)

    Con “Mount Eerie” Phil Elvrum si è decisamente avvicinato alla composizione perfetta: ora, a distanza di un anno, esce questo live registrato in un fine settimana nella terra del sol levante. Ed è la dimostrazione che la genialità di quest’uomo è tutt’altro che esaurita. Tanto per cominciare a dispetto della nozione classica di esibizione dal…

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  • GIANNI MAROCCOLO, A.C.A.U. La nostra meraviglia (Black Out / Universal, 2004)

    Solo leggendo il cast, chi ascolta rischi di impressionarsi. Mi sarei aspettato anche altri nomi, però, qualcuno che abbia fatto parte del Consorzio (Mara Redeghieri dei miei adorati Üstmamò, Marco Parente, i dissolti estAsia, tanto per fare alcuni nomi): la loro assenza dice molto più del voluto su quanto la grande famiglia dell’asse Reggio Emilia…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010