“Death to supermodel”: Kate Moss docet, appena qualche tempo fa. Lei, la diafana figura diventata emblema di un pezzo dei Primal Scream, a sua volta tra i capolista di quel revival dal sapore tutto 24 Hours degli ultimi anni. Proprio in questo limbo tutto decadenza dei Settanta mixata a glam degli Ottanta, lo slogan in…
Mike Patton è senza dubbio uno dei più grandi stacanovisti della musica d’avanguardia, e “Romances” , il suo ultimo lavoro, ne è emblema esemplare. Il frontman di Fantomas e Tomahawk (ex Faith no more e Mr.Bungle) sceglie come compare Erik Kaada, apprezzato compositore di colonne sonore per il cinema (grazie alle quali ha vinto un…
Dietro Blessed Child Opera si nasconde Paolo Messere, il quale, con questo suo secondo disco, inaugura il catalogo della neonata Seahorse Recordings e concepisce un lavoro che entra di diritto tra i migliori dell’anno passato se si parla delle formazioni alt.folk all’italiana. Considerando l’enorme ‘cappello’ di genere che stiamo analizzando – possiamo inserire anche Midwest…
Lydia Lunch è stata, e forse sarà sempre, il simbolo di un’epoca in cui New York fu culla dominante della cultura, divisa tra gli esperimenti visivi di Richard Kern e la disillusione di Jim Jarmusch, tra le Waves (New o No che fossero) musicali e gli ultimi rigurgiti di poesia Beat. La Lunch rappresentava una…
Seconda uscita della Seahorse Recordings (la prima, ricordiamolo, è Blessed Child Opera), Moopo vive sospeso tra Italia e Canada ma sono gli Stati Uniti che ci vengono in mente ascoltando “The only word of my prayer”. Un panorama oscuro che parte dall’alt.folk – sì, sempre lui, definizione ormai logora ma che ci aiuta a focalizzare…
Khonnor è l’ennesimo pseudonimo adottato da un One Man Band. Dietro questo moniker si cela Connor Kirby, diciassettenne statunitense; sì, avete letto bene, diciassettenne. La precocità sta diventando tratto distintivo del cantautorato contemporaneo – basti pensare al genio polimorfo di Patrick Wolf, che ha iniziato ad incidere a undici anni in beata solitudine – e…
“FrankBlackFrancis”, ovvero il presente (passato recente?) che si riappropria del passato storico e lo rilegge, o forse semplicemente lo rivive senza disconoscere l’originale. Ma facendone conoscere i prodromi: l’intento di svelare i retroscena del suono dei Pixies era apparso già chiaro con l’uscita, sempre su Cooking Vinyl, dei cosiddetti “Purple Tapes”, le registrazioni che spinsero…
“FrankBlackFrancis”, ovvero il presente (passato recente?) che si riappropria del passato storico e lo rilegge, o forse semplicemente lo rivive senza disconoscere l’originale. Ma facendone conoscere i prodromi: l’intento di svelare i retroscena del suono dei Pixies era apparso già chiaro con l’uscita, sempre su Cooking Vinyl, dei cosiddetti “Purple Tapes”, le registrazioni che spinsero…
Yoshimi vocalizza a più non posso, senza darsi direttive definite, prima di lanciarsi in una nota prolungata che diviene la rampa di lancio per una percussione ritmica complessa, tribale, convulsa ed estremamente sovrapposta tra tamburi, piatti e tintinnii. Mentre la musica sembra tendersi nell’accelerazione continua e spasmodica verso un’esplosione catartica e vagamente jazzata la voce…
Un quaderno rosso, che dà un calore strano, sa di poesia scritta a mano, artigianale, lontana da clamori e capace di parlarti da vicino. A ben pensarci, anche le canzoni dei Valentina Dorme comunicano gli stessi umori: questo libretto, stampato in sole centocinquanta copie numerate e non reperibile nei negozi (lo trovate su www.fosburyrecords.org), raccoglie…