Forse è un peccato, ma oramai anche nell’approccio alla musica si seguono schemi consolidati abbastanza precisi. Schemi che, detto fra noi, non aspettano altro che essere stravolti. È l’esempio di “Small Circle” dei Clayhill. Ascoltando l’uno due fornito dall’elettronica “Alpha Male” e dall’ampio respiro di “Northern Soul” ti viene da posizionare questo disco in un’immaginaria…
Gran personaggio, questo Seu Jorge. Cresciuto nelle favelas di San Paolo, metropoli affascinante quanto spaventosa, Seu impara presto cosa vuol dire sopravvivere solo con le proprie forze, dormire ogni notte in strada, rapportarsi con le terribili bande di strada. Proprio una di queste, gli ucciderà sotto gli occhi il fratello più piccolo. La fortuna di…
Da un palco improvvisato sul retro di un camioncino a Campo de’ Fiori alle assi del palcoscenico del Premio Tenco: è stato lungo e insperato il cammino dei Tetes de Bois, in questi dieci anni di musica, ma le loro canzoni non dimenticano mai da dove sono venute, ora che spesso sono contesti più prestigiosi…
Esistono dischi che hanno bisogno di tempo per essere apprezzati. “Good News For People Who Love Bad News” è un album che ha bisogno di attenzione e ascolti perché se ne arrivi al cuore. Perché i Modest Mouse, come si era intuito dal precedente “The Moon and The Antartica”, non sono semplicemente un gruppo indie…
Diversi fiumi sonori confluiscono nel lago delle canzoni di questo “Like a movement”, esordio discografico degli Edwood: da una parte le suadenti strutture del post-rock, le sue progressioni morbide e Ie chitarre dense di vaghi ricordi shoegaze; dall’altra le melodie geometriche miste a microscopiche interferenze digitali di certo pop mitteleuropeo. Una sintesi eccellente raggiunta in…
Uno snob non potrebbe mai apprezzare un disco come questo. Chi adora riempirsi la bocca di parole come “derivativo” o “scarsamente originale” troverà semplice liquidare “Truly got fishin’” in pochi minuti: è semplice scorgere nelle trame di questi dieci brani le ombre della storia del rock, e in particolare di tutto quello che è uscito…
“Summer in Abaddon” è il terzo disco degli americani Pinback – segue l’esordio omonimo del ’98 e “Blue Screen Life” del ’01 – ed è il disco pop che non ti aspetti. La sua anima indie non attacca una scrittura classica che, basandosi quasi sempre su una struttura strofa-ritornello, riesce a concepire canzoni eleganti e…
Un solo dubbio mi è soggiunto nell’includere “Danny The Dog” nei Musikal! Awards 2004: che non fosse un personale tentativo di rimediare alla poca importanza che il sottoscritto diede, al momento dell’uscita, a “100th Window”, scelta poi rivelatasi assolutamente poco felice dato che è venuta maturando la convinzione che “la centesima finestra” sia tra le…
Che tutto ciò che è possibile accomunare in qualche modo alla New Wave viva un periodo di (doverosa) rivalutazione è assioma consolidato e impossibile da mettere in discussione. Ad ascoltare “From the Double Gone Chapel” dei Two Lone Swordsmen verrebbe naturale accomunare questa splendida uscita della Warp al succitato revival, ma si rischierebbe di ficcarsi…
Che tutto ciò che è possibile accomunare in qualche modo alla New Wave viva un periodo di (doverosa) rivalutazione è assioma consolidato e impossibile da mettere in discussione. Ad ascoltare “From the Double Gone Chapel” dei Two Lone Swordsmen verrebbe naturale accomunare questa splendida uscita della Warp al succitato revival, ma si rischierebbe di ficcarsi…