• INTERPOL, “Antics” (Labels, 2004)

    Stordito e ondivago, ma non prevedibile: il secondo album di una band con un’anima profondamente personale.

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  • PAOLO CONTE, Elegia (Warner, 2004)

    Conte, finalmente! In un’intervista di qualche tempo fa l’Avvocato si diceva molto più interessato all’arrangiamento e alla revisione dei suoi vecchi standard rispetto alla composizione di nuovi, facendo presagire, dietro al baffo ironico e sornione, una senile mancanza d’ispirazione: “…s’invecchia, tutto o molto è già stato scritto…”. La realtà si è rivelata piuttosto vicina a…

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  • ED HARCOURT, Strangers (Heavenly, 2004)

    Ovvero, come essere costretti a risvegliarsi da un piacevole sogno. Giunto alla terza opera sulla lunga distanza (la quarta se si considera lo splendido EP d’esordio “Maplewood”) Ed Harcourt non è oramai più una sorpresa per nessuno. E il problema è forse solo tutto qui: le dodici canzoni presenti in “Strangers” sono tutto quanto uno…

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  • BRON Y AUR, Quien Sabe? (Wallace, 2004)

    Primo contatto con l’esterno del prodotto: manifestazione di piazza. Folla oceanica a perdita d’occhio. Ipotesi etica. Interno dell’involucro: Foto di casermoni popolari della periferia milanese all’epoca che fu. Ipotesi logistica. Primo contatto con il prodotto in quanto tale: Accenni di musica, sprazzi di suoni, frammentazione. Spari seguiti dal silenzio. “Torna allos Estados Unidos! Non comprarti…

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  • THE BEES, Free The Bees (EMI, 2004)

    Dall’esordio folgorante di “Sunshine hit me” queste api originarie dell’isola di Wight – uno storico luogo del rock dove la risacca porta ancora a riva corde di chitarra o piccoli trucioli staccatasi dalle bacchette di Keith Moon – si sono ritirate per un certo tempo nel loro alveare, provando a portare miele alla famelica Ape…

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  • ELLIOTT SMITH, From A Basement On The Hill (Domino / Self, 2004)

    Sarebbe troppo facile considerare quest’album alla luce dei drammatici fatti precedenti la sua pubblicazione, c’è sempre il rischio di “cagare fuori dalla tazza”, soprattutto considerando che l’autore delle canzoni di questo “From a Basement on the Hill” non c’è più. All’incirca un anno fa un velo di mistero contribuiva ad aumentare ancora di più il…

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  • FRANCO BATTIATO, Dieci Stratagemmi (Sony, 2004)

    Dieci stratagemmi per sopravvivere. L’ultima fatica discografica di Franco Battiato, che trae ispirazione da un’opera cinese di strategia militare, delinea un’ideale percorso di resistenza contro i guasti della contemporaneità. Consigli di un saggio oppure training autoterapico? Altruismo o egocentrismo? Aspirante saggio socratico con un pizzico di misticismo ed esoterismo in più, Battiato non ha ovviamente…

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  • CLINIC, Winchester Cathedral (Domino, 2004)

    Thom Yorke ha un fratello che canta, e bene, e ha fatto cose egregie con gli Unbelievable Truth. Ma deve avere almeno un cugino. O un fratellastro. Se non lui, chi potrebbe essere Ade Blackburn, il cantante dei Clinic? Nel recensire “Winchester Cathedral” non si può lasciar da parte questa parentela vocale dei Clinic coi…

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  • GRAHAM COXON, Happiness In Magazines (Transcopic, 2004)

    Come si può prendere in esame il nuovo album di Graham Coxon se non in parallelo con “Think Tank” degli ormai ex compagni Blur? Impossibile. Sarebbe come analizzare le prove soliste di Roger Waters senza sbirciare l’evoluzione che hanno avuto i Pink Floyd dopo la dipartita del loro bassista. Del resto qui si parla della…

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  • …A TOYS ORCHESTRA, Cuckoo Boohoo (Urtovox / Audioglobe, 2004)

    Una melodia di pianoforte, gentile ma subito disturbata da inserti radio e fuzz elettronici, ci introduce nel mondo di “Cuckoo Boohoo”, un disco in cui gli …A Toys Orchestra mostrano una maturità sorprendente rispetto alla voglia di strafare dell’esordio di tre anni fa. Le canzoni abbandonano quasi totalmente la vena a bassa fedeltà per diventare…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010