• FRUIT BATS, Spelled In Bones (Sub Pop / Audioglobe, 2005)

    Da qualche anno a questa parte, la Sub Pop si è impegnata nella promozione di alcuni dei migliori esempi di pop americano. Un modo per rivoluzionare la propria importanza, rinnovando la politica artistica dal grunge degli anni ’90 alla nuova americana degli ultimi tempi. E’ merito dell’etichetta di Seattle se oggi possiamo godere dell’ascolto di…

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  • NEIL YOUNG, Prairie Wind (Reprise / Wea, 2005)

    I dietrologi sostengono che Neil Young abbia ormai preso l’abitudine di incidere un album tecnicamente perfetto più o meno periodicamente ogni 7 anni. In effetti gli elementi di continuità fra “Harvest”, “Comes a time”, “Old ways”, “Harvest moon” e “Silver & gold” sono più d’uno. Soltanto cinque anni separano l’ultimo della lista dal nuovo “Prairie…

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  • THE YOUNG GODS, XXY (Twenty Years 1985-2005) (PIAS / Self, 2005)

    Ho sempre considerato i ginevrini Young Gods una delle band fondamentali della scena musicale europea e il loro esordio omonimo una delle perle nascoste e troppo spesso dimenticate negli scrigni sonori degli ultimi trent’anni. Non nego che la notizia di un’antologia del loro materiale mi abbia colto piacevolmente di sorpresa: non che le ultime uscite…

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  • THE POSIES, Every Kind Of Light (Rykodisc / IRD, 2005)

    Il power pop è sempre stato un affare per pochi. Sono infatti quegli stessi pochi che, nel 2005, aspettano con ansia un nuovo lavoro dei Posies. La loro epopea può essere paragonabile a quella di mille altri gruppi: un album decisivo come “Frosting on the Beater” in mezzo ad una discografia mediamente carina ma forse…

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  • MARCO PARENTE, Neve Ridens (Mescal / Sony, 2005)

    La musica di Marco Parente assomiglia sempre più a un quadro surrealista: accosta colori e parole che sembrano non avere senso comune, ma possiedono bellezza e verità che sono nascoste solo agli occhi meno attenti. E c’è un’immagine più forte di altre che lo stesso artista usa in una canzone, per descrivere la sua musica:…

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  • SOULWAX, Nite Versions (Pias / Self, 2005)

    Di solito bisogna stare bene alla larga da prodotti del genere, destinati solo ad ingombrare i nostri amati scaffali pieni di cd. Non questa volta: le “Nite Versions” dei Soulwax sono mix adatti non solo ai fans incalliti del gruppo ma anche a chi il nome Soulwax non dice più di tanto. Questo perché pur…

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  • THE CHURCH, “El Momento Descuidado” (Cooking Vinyl / Edel, 2005)

    Il ritorno dei Church fa tornare alla mente un sacco di elementi che hanno fatto del gruppo uno dei nostri baluardi. Negli anni ’80, gli australiani proponevano un guitar-pop tanto sixties quando new wave che si contrapponeva in maniera quasi ideologica – assieme a gruppi come Go-Betweens – all’imperante synth-pop e a tutti quei movimenti…

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  • AA.VV., Gospel For J.F.P. III, Tribute To Jaco Pastorius (Moonjune, 2005)

    Sono trascorsi ormai diciassette anni dalla scomparsa di uno dei più telentuosi e innovativi virtuosi del basso elettrico, quel John Francis Pastorius III, detto Jaco, che alla metà degli anni settanta si unì al tastierista Joe Zawinul e al sassofonista Wayne Shorter nel più notevole e allo stesso tempo controverso ibrido della storia della musica…

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  • STEPHEN MALKMUS, Face The Truth (Matador, 2005)

    Dopo la prova scialba di “Pig Lib”, temevamo che anche per Stephen Malkmus il futuro riservasse il declino. Una carriera solistica senza grandi soddisfazioni insomma, come è già successo purtroppo a tanti eroi del rock indipendente anni ottanta, Bob Mould, Paul Westerberg o Frank Black, tra parecchi album anonimi e qualche sussulto, con la sensazione…

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  • AKRON/FAMILY, Akron/Family (Young God, 2005)

    Akron fa venire alla mente l’Ohio, il Colorado, l’Iowa, il Wyoming, tutti quegli stati che ancora non hanno superato il duro contrasto tra contemporaneità e passato e vivono in un limbo indistinto dove è possibile trovare uno accanto all’altro il cowboy con gli stivali sporchi di merda di vacca e l’impiegato della grande multinazionale in…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010