Prima di giudicare un lavoro come l’ultimo partorito da Michael Gira è doveroso porsi un interrogativo: è concessa a un musicista di consumata carriera e incrollabile gloria guadagnata sul campo la libertà di suonare solo ed esclusivamente per il gusto di farlo? O come tasselli microscopici della torre d’avorio del mercato sarebbe d’uopo indignarsi e…
Lavorare di cesello sui sentimenti. È questo che hanno fatto i Northpole in tutti questi anni, che li hanno resi il più noto tra i gruppi-non-esordienti italiani. Tutti ne garantivano la bravura, ma pochi li avevano realmente conosciuti. E il loro debutto lascia senza fiato. Davvero. Perché è raro trovare un disco a cui attaccarsi,…
Non starò qui a deliziarvi con le prosopopee tardo-romantiche sulle omeriche attese cui noi appassionati siamo stati costretti dai dEUS per ascoltare un nuovo disco di canzoni inedite. Tanto lo sapete benissimo, sono passati sei anni. Il rischio della delusione era dietro l’angolo, tanto più se si considerano tutti i pezzi persi da Tom Barman…
“So this is the new year, and I don’t feel any different”. Con queste parole si apriva “Transatlanticism”, quarto album in studio dei Death Cab For Cutie, uscito nell’autunno 2003. A distanza di due anni, evidentemente qualcosa è cambiato: la band di Washington saluta l’indipendente Barsuk di Seattle e approda alla Atlantic sfornando undici nuove…
Il luogo comune dell’estate 2005 tra i commentatori giornalistico-musicali? Che l’ultimo album dei Röyksopp assomigli agli Air. Lo si è letto dappertutto, dal Corriere al Mucchio passando per Sentireascoltare, tutti concordi nel sottolineare con doppia riga che il duo norvegese ha sfornato un cd con un’affinità elettiva con la French Band. Nostro sommesso avviso: considerazione…
Il modo più cretino di parlare di “The woods”, settimo album delle Sleater-Kinney in dieci anni, è di sottolineare che, dietro a quello sferragliare violento, ci sono tre donne; eppure, sottolinearlo è indispensabile. Psicanalisti d’accatto vi diranno che la chitarra è un simbolo fallico, che il rock è associato al maschile e che l’assolo è,…
Da qualche parte nel mondo, Gordon Gano starà ridendo di gusto. Del resto, chi se li filava i Violent Femmes? E soprattutto, chi l’avrebbe detto che a distanza di una ventina d’anni sarebbero diventati i numi tutelari di un monte di musicisti tra cui un improbabile gruppo di scozzesi edito nientemeno che da Domino, una…
L’attacco è qualcosa di formidabile: chitarra elettrica, ritmica serrata e riff che parte dai Blue Cheer per sfociare in una melodia byrdsiana che rimanda ai Posies. È “Astral Man”, esordio di “Giant On The Beach”, quarto disco degli americani Grip Weeds. Innamorato della psichedelia sixties come della melodia e del power-pop, il quartetto del New…
La storia recente del rock ‘n’roll è piena di raccolte superflue, dischi di cui nessuno sente il bisogno. Ebbene “Prisoners of Love”, che racconta la vicenda di un gruppo che ha vissuto nel modo migliore venti anni di musica, è tutt’altra cosa. I Yo La Tengo di Ira Kaplan e Georgia Hubley hanno vissuto nel…
Chissà perché, mentre ascoltavo questo “Supernature”, terza prova dei Goldfrapp, mi tornava ossessivamente in testa un titolo: non-stop erotic cabaret. Eh già, i Soft Cell. “Tainted love”. L’electro-dark anni ’80, sensuale ed ambigua. Anni ’80, appunto; vent’anni fa, e forse sarebbe meglio piantarla con il revival e cercare qualcosa di originale. Ero rimasto incantato, anni…