• THE DECEMBERISTS, Picaresque (Kill Rock Stars, 2005)

    E così anche per l’allegra brigata capitanata da Colin Meloy è arrivato il tempo di dare alle stampe il terzo lavoro e di consacrare i propri sforzi all’altare – ultimamente oltremodo adornato e riverito – del pop. Rispetto ai precedenti “Castaways and Cutouts” e “Her Majesty the Decemberists” (senza contare l’EP “Five Songs”, il progetto…

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  • ALLUN, onitsed (Bar la Muerte, 2005)

    Esiste una necessità ineludibile e innegabile per chiunque, in qualsiasi luogo geografico della terra e con qualsiasi modello di riferimento, decida di fare musica; lo spogliarsi dei propri pudori, delle proprie facciate di rispettabilità borghese (termine che ha oramai perduto la propria verità sociale per divenire semplice epiteto catalogante). Nulla che sia riconducibile a un…

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  • THE RUSSIAN FUTURISTS, Our Thickness (Upper Class, 2005)

    Chi l’avrebbe mai detto che dietro il futurismo russo si nascondesse un’anima di soffice velluto pop, pronto a irrobustirsi senza mai perdere un grammo del suo accattivante gusto melodico? Scherzi a parte, il moniker che cela il volto di Matthew Adam Heart non ha nulla a che vedere, nella struttura musicale, con il pensiero e…

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  • FOO FIGHTERS, In Your Honor (BMG, 2005)

    Avevo un amico che una volta, guardando un video dei Foo Fighters (correva l’anno 1998), disse: “Certo che se per avere i Foo Fighters dovevamo pagare lo scotto della morte di Kurt Cobain, beh, ne valeva la pena!”. La provocazione, allora, era e rimaneva tale, ma poteva avere un senso. Grandi infatti erano le aspettative…

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  • THE WHITE STRIPES, Get Behind Me Satan (XL, 2005)

    Partiamo con un dato di fatto: il rock è morto. Talmente morto che sono cinque anni che ascoltiamo solo ed esclusivamente chitarre. In questa situazione, i White Stripes hanno costruito il loro successo che, con il binomio “White Blood Cells” – “Elephant” ha raggiunto proporzioni internazionali che da tempo non si vedevano per una rock’n’roll…

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  • 13 & GOD, “13 & God” (Alien Transistor / Wide, 2005)

    Se il 2004 per l’indietronica era stato l’anno della scoperta delle chitarre, guardando bene si potevano vedere segnali premonitori dell’incontro tra il glitch pop e dell’hip-hop meno allineato: i remix di Boom Bip per i Lali Puna, o il tour di questi assieme ad Alias davano indicazioni precise sulle future evoluzioni di uno dei generi…

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  • NEGRAMARO, Mentre tutto scorre (Sugar, 2005)

    Unici superstiti artistici di un agonizzante Sanremo e freschi di colonna sonora del film “La febbre”, tornano alla prova della lunga distanza i salentini Negramaro, che fanno seguire all’esordio omonimo e alla sua versione definitiva “000577” questo “Mentre tutto scorre”. Disco che prende titolo dal brano con cui i nostri hanno cercato di far parlare…

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  • NEW ORDER, Waiting For The Sirens’ Call (Warner, 2005)

    Il 18 maggio di quest’anno è stato un quarto di secolo che ci ha lasciati Ian Curtis. Troppo sensibile, troppo anticipatore. Troppo. Cos’hanno fatto e cos’hanno rappresentato i suoi Joy Division lo sappiamo tutti: i discepoli sonori del gruppo mancuniano si contano a bizzeffe, e gruppi come Interpol o Black Rebel Motorcycle Club devono accendere…

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  • FRANKLIN DELANO, Like A Smoking Gun In Front Of Me (Madcap Collective, 2005)

    De tempo si va configurando una nuova linea di pensiero: il più grande nemico del rock italiano è il rock italiano stesso. Sì perché stiamo tutti qui a lamentarci di quanto poco la nostra musica sia considerata all’estero e di quanto siamo considerati l’ultima ruota del carro e nel frattempo non ci accorgiamo di certe…

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  • MARIPOSA, Pròffiti Now! (Trovarobato / Audioglobe, 2005)

    Se siete parte di quella cerchia di persone che crede esista un sublime punto d’incontro che lega indissolubilmente l’idiozia alla genialità, “Pròffiti Now!” dei Mariposa è decisamente l’album che fa per voi. Questo sgangherato gruppo che chiama la propria musica componibile ha i natali a Bologna pur provenendo da Arezzo, Montevarchi, Verona e Messina: si…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010