• BLACK MOUNTAIN, Black Mountain (Jagjaguwar, 2005)

    Dietro i Black Mountain si nascondono i visi e le menti dei Pink Mountaintops, e questo dovrebbe delineare con una certa precisione le direttrici sonore della band: rincorsa affannosa verso la conquista dell’alchimia musicale degli anni ’70, quindi acidità di chitarra, bassi corposi (ovvero la base di un brano come “Druganaut”, sospeso viaggio ipnotico e…

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  • THE BOOKS, Lost and Safe (Tomlab, 2005)

    I due momenti fondamentali del successo dell’indietronica sono la pubblicazione di “Neon Golden” dei Notwist e le dichiarazioni di Thom Yorke sull’influenza dei Lali Puna sul suo lavoro per “Kid A” e “Amnesiac”. Da lì in avanti sono fioriti i lavoro di formazioni dediti a questa contaminazione glitch del pop più da cameretta possibile. Tutti…

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  • MARLENE KUNTZ, Bianco sporco (Virgin, 2005)

    La maturità artistica è un concetto che può far discutere, perché la maggior parte delle volte l’irruenza e la spontaneità giovanile unite al fatto che si arrivi al primo disco con un armamentario esteso di canzoni sulle quali fare un’oculata scelta fanno ritenere che le migliori prove degli artisti siano le prime. In tema di…

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  • JOSH ROUSE, Nashville (Edel, 2005)

    Ci sono certe persone che riescono a scrivere la canzone pop perfetta con una naturalezza irritante. Sì perché non bisogna essere fondamentalmente dei geni per fare dei piccoli capolavori: mica è sempre detto che ci debbano essere arrangiamenti elaborati e sovrastrutture che scardinano le teorie di Adorno, di Middleton e di ogni studioso di popolar…

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  • MORRISSEY, Live At Earls Court (Attack, 2005)

    A dare retta a quelli che la sanno lunga, si dovrebbe iniziare a disquisire sull’inutilità di dischi dal vivo come questo e su tutte quelle cose di cui avrete già letto tante altre volte. Solo che in questo caso si rischia di non cogliere il nocciolo della questione. Ossia che “Live At Earls Court” è…

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  • THE SKYGREEN LEOPARDS, Life & Love in Sparrow’s Meadow (Jagjaguwar, 2005)

    Forse è il caso di fare un salto indietro e di accennare qualcosa al volo sul “Jewelled Antler Collective”, ovvero la casa base per tutti quei personaggi, quei freak, quei sognatori che nell’America ben poco rurale di inizio ventunesimo secolo hanno deciso di riproporre al mondo i suoni campestri e bucolici tipici del folk. Da…

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  • NOEL, Wrong Places (Lok Musik, 2005)

    Stroncare senza pietà il nuovo disco di Beck per arrivare ad esaltare uno sconosciuto come Noel? “Ehi Santià, ma che ti succede? Non mi starai mica diventando snob?”. Ehm, ecco, sì beh… cioè… alla fine “Wrong Places” è una collezione di plagi non dichiarati dei Beatles, ma cosa lo rende così speciale? Beh, qui la…

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  • SAM PREKOP, Who’s Your New Professor (Thrill Jokey, 2005)

    Già leader dei The Sea and Cake, con “Who’s your new professor” Sam Prekop arriva al suo secondo lavoro solista (di cinque anni fa il debutto omonimo). In linea con la musica del suo gruppo – di cui è mente indispensabile – Prekop concepisce un lavoro pop a tutto tondo nel senso più ampio del…

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  • FRANCESCO DE GREGORI, Pezzi (Columbia, 2005)

    Francesco De Gregori è oramai l’ombra di un fantasma che cammina, per usare le sue stesse parole nella storica “Marianna al bivio”, datata 1973. Allora il cantautore romano era appena agli esordi e si cimentava in metriche surreali e invettive scomposte, menestrello contemporaneo alla ricerca della propria posizione. Ora, nel 2005, a trentadue anni da…

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  • SEPIATONE, Darksummer (Desvelos / Audioglobe, 2005)

    “Dark summer” era il titolo di un b-movie di qualche anno fa, dove un viaggiatore veniva coinvolto negli omicidi di due sorelle psicotiche; non è dato sapere se il titolo del nuovo album dei Sepiatone, progetto che vede coinvolta la catanese Marta Collica accanto all’onnipresente Hugo Race, si rifaccia a questo film, ma è un…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010