• ALESSANDRO GRAZIAN, Caduto (Macaco / Audioglobe, 2005)

    Prendete un quadrato e scrivete questi nomi lungo ciascun lato: Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Marco Parente, Devendra Banhart. Tracciate le diagonali e nel centro esatto dovrebbe spuntare fuori Alessandro Grazian, giovane cantautore veneto il cui esordio discografico è una preziosa folata d’aria fresca nello stagnante panorama della canzone d’autore italiana. Fondamentalmente si tratta di…

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  • MADONNA, Confessions On A Dance Floor (Warner Bros., 2005)

    A chi non è fan di Madonna, come il sottoscritto, ascoltare “Confessions On A Dance Floor” ha fatto rimanere assolutamente basito. Ci si aspettava una cosettina così, tipicamente ligia a certe regole preconfezionate radio-oriented con il solito obiettivo del trasformismo per far parlare di sé e per riuscire – come sempre si riconosce all’ex material…

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  • JOHN PARISH, Once Upon A Little Time (Mescal / Sony, 2005)

    Le cronache rock si ricorderanno di John Parish per la sua principale e redditizia attività di produttore artistico per musicisti assai stimati come Polly Jean Harvey, Eels e Sparklehorse. Ultimamente però, il canuto inglese ha trovato una nuova giovinezza nelle verdi valli del Belpaese: negli ultimi due anni ha lavorato con Cesare Basile (sia “Gran…

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  • SHOOTING AT UNARMED MEN, Soon There Will Be Shooting (Too Pure / Self, 2005)

    Chi aveva riversato parecchie speranze sul risveglio del punk-rock grazie ai Mclusky non prese bene la notizia dello scioglimento della band. In eredità tre dischi di cui almeno due straordinari (“… Do Dallas” e “The Difference Between Me And You…”) e svariati ep oltre, ovviamente, alle lacrime dei fan. Ben più numerosi di quanti ne…

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  • FIONA APPLE, Extraordinary Machine (Sony, 2005)

    La storia si ripete. Una casa discografica ritiene che un disco abbia scarso potenziale commerciale e ne blocca l’uscita. Era successo a “Yankee Hotel Foxtrot” dei Wilco, uno dei pochi dischi davvero significativi pubblicati negli ultimi dieci anni, si è ripetuto con “Extraordinary Machine”, terzo lavoro di Fiona Apple. Se non fosse stato per la…

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  • BLUNOA, Crescere al contrario (autoprodotto, 2005)

    Buon Anno. Buon 2006. Ma che anno può essere senza i Blunoa? E chi sono i Blunoa? Domande entrambe legittime, la seconda molto più gettonata. I Blunoa sono, anzi erano, un gruppo indipendente italiano che come tanti si sbatteva per emergere ma che come nessuno aveva i numeri per farlo. E per chi scrive lo…

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  • MILLIONAIRE, Paradisiac (PIAS / Self, 2005)

    E’ proprio vero. Chi ha i soldi può fare quello che vuole. Ok, perdonateci la battuta barbina, ma proprio non sapevamo come introdurre un cambiamento di rotta così radicale e – sembrerebbe? – definitivo. Li avevamo lasciati ad “Outside The Simian Flok”, i Millionaire. Un esempio caleidoscopico di musica belga, vale a dire un pop-rock…

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  • MY MORNING JACKET, Z (RCA, 2005)

    Quando fai parte della stampa non dovresti farti influenzare da quello che dicono i tuoi colleghi. A pensarci bene sei tu quello che deve influenzare. Te ne devi fregare di quello che dicono gli altri, anche se scrivono sulle riviste più quotate e rispettate. Perché non vuoi semplicemente ammettere a te stesso che questo “Z”…

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  • BONNIE PRINCE BILLY, Summer In The Southeast (Sea Note, 2005)

    Per la prima volta in vita mia, nell’agosto scorso, mi sono imbattuto dal vivo in Bonnie ‘Prince’ Billy e nella sua accolita di musicisti. Il tutto è avvenuto a Faenza, in una notte fatata perfettamente raccontata su Musikàl da Daria Pomponio; alla fine del concerto mi sono detto “cavoli, ci sarebbe davvero bisogno di un…

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  • MUSICA PER BAMBINI, M__sica (Betulla Records, 2005)

    Se non fosse stato per la lezione storica e sociale impartita da Basaglia un trentennio fa, oggi Manuel Bongiorni a.k.a. Musica per bambini sarebbe con ogni probabilità internato in un manicomio a intrecciare cesti di giunco o a sbattere aritmicamente la testa contro il muro. Difficile non dare del pazzo al curatore unico di un…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010