• FIUB, Ciubirismeicheuan (Jestrai, 2006)

    Riprendendo lo slogan della pubblicità del Maxibon che andava anni orsono, i Fiub fanno intendere che a loro del gelato non interessa granchè. Due birre, possibilmente da degustare mentre gli amplificatori sono accesi e la chitarra sputa rock americano. Questi sono gli ingredienti dell’esordio in long playing del duo bergamasco che si avvale del synth…

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  • FIEL GARVIE, Caught Laughing (Ghost Records / Audioglobe, 2006)

    Clamoroso colpaccio della varesotta Ghost Records che si aggiudica i servigi degli anglosassoni Fiel Garvie. Non li conoscete? In soldoni si tratta di una formazione dedita ad un pop un po’ shoegaze e un po’ radioheadiano (periodo “The Bends”). Sembra una formula banale e certamente non si tratta di niente di nuovo né tantomeno di…

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  • THIEVERY CORPORATION, Versions (ESL Music / Audioglobe, 2006)

    C’è caldo. Urge andare in vacanza. E come fare a trovare una colonna sonora decente dell’estate 2006 se quando giri le frequenze radio trovi solo: “Applausi per Fibra, Fibra, Fibra!”? Sconsolati si guarda la plancia dell’auto che anche l’aria condizionata non funziona, metti su ovviamente “The Eraser” di Yorke e, per quanto tu adori i…

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  • AFX, Chosen Lords (Rephlex / Goodfellas, 2006)

    Piaccia o no, il signor Richard D. James è un’icona della cultura pop: l’icona più ostile, nascosta, scontrosa e inavvicinabile che potesse esserci, ma pur sempre un’icona. Non potremmo chiamare in altro modo chi ha reso l’elettronica d’avanguardia un genere avvicinabile alla massa, con genialità sonore e visuali come “Windowlicker” e “Come to daddy”. Il…

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  • ADEM, Love And Other Planets (Domino / Self, 2006)

    Avevamo lasciato Adem nel suo brodo di “bella speranza” dell’indie-folk depresso da cameretta di “Love Songs”, disco che comunque faceva capire di essere davanti ad un autore che ci sapeva fare. Insomma, già con queste cose qui si va a nozze, se poi si dimostra una certa perizia e un certo talento, le cose non…

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  • FEEDER, The Singles (Echo / EMI, 2006)

    Ad un certo punto della loro carriera, i Feeder erano pronti a diventare qualcosa di grosso, ma di grosso sul serio. E’ il 2001, anno di uscita di “Echo Park” e il singolo di “Seven Days in the Sun” comincia ad impazzare un po’ ovunque. Ma alla fine non riescono ad esplodere – complici anche…

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  • WILLIE NILE, The Streets Of New York (Evangeline, 2006)

    Passano gli anni, cambiano le mode, ma certa gente proprio non se la fila mai nessuno. Certo, se pubblichi 5 dischi in 25 anni di carriera e nel frattempo ti laurei in filosofia e fai lavori normali non devi essere molto ossessionato da notorietà e guadagni proporzionati. Soprattutto quando sai di essere apprezzato dai tuoi…

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  • FRANK BLACK, Fast Man Raider Man (Cooking Vinyl, 2006)

    Frank Black torna in carreggiata; lo fa con un album doppio, che non fa che ingarbugliare ulteriormente tutto quello che si può ipotizzare per il suo futuro. Da un lato ci sono le reunion con i Pixies, che riempiono i festival e fanno sobbalzare di gioia il cuore di ogni fan che si rispetti, dall’altro…

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  • RON SEXSMITH, Time Being (V2, 2006)

    Conosciamo Ron Sexsmith per la sua prolifica carriera di cantautore dai toni colloquiali, attento sia al messaggio lirico dei testi, sia alle melodie che riesce a costruire. “Time Being” é addirittura il suo nono disco e stupisce leggere sulla carta d’identità l’anno di nascita: 1964. Sexsmith sembra ancora un ragazzino e canta con la stessa…

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  • JAMES ROBERTS, Everything You Know Is Right (Dell’orso, 2006)

    E’ sempre invitante leggere un nome sulla copertina di un disco. Nome e cognome e basta. Niente the, niente plurali, niente stramberie. E’ un messaggio diretto, si tratta di qualcuno che si mette in gioco in prima persona, senza capri espiatori o scappatoie, senza alibi, solo se stessi, la propria musica e il proprio nome.…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010