• BE YOUR OWN PET, Be Your Own Pet (XL / Self, 2006)

    I Be Your Own Pet fanno parte del revival garage caciarone che tanto ci diverte di questi tempi. Escono per la XL, già testamentaria del patrimonio artistico dei White Stripes, il che ci fa capire come stanno le cose. Insomma, è un disco divertente e il fatto che abbiano in media meno di 20 anni…

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  • STUDIODAVOLI, Decibel For Dummies (Record Kicks / Audioglobe, 2006)

    Eccolo qui, il disco ideale da ballare dolcemente abbracciati a qualcuno, nella propria stanza, poco prima di fare l’amore: elegante, carezzevole, con quell’indolenza irresistibile di certe melodie che si incollano alla mente e non se ne vanno più, “Decibel for dummies” è una lezione di stile in chiave pop. Non so cosa sia successo agli…

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  • ROBERTO DURKOVIC, Semplicemente vita (Storie di note / Suonimusic, 2006)

    Facile scorgere la forza della melodia italiana e la sfrontatezza della musica balcanica in Durkovic. E’ facile perché basta pensare che ha radici mitteleuropee (il padre è ceco) e che è il terzo album che incide in compagnia di tre tzigani che conobbe orgogliosi buskers. E poi lo si sente subito quando si mette su…

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  • LOU RHODES, Beloved One (Infinite Bloom / Audioglobe, 2006)

    I Lamb avevano due teste, due anime, due cuori. Lou cantava seguendo strane armonie con Joni Mitchell nel cuore, mentre Andy sbriciolava il suono tra gli spigoli del basso acustico e dure rifrazioni digitali drum ‘n’ bass. E ora? “Un uomo saggio mi disse ‘Non sminuire la semplicità’ Così ho spogliato la mia vita e…

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  • CALEXICO, Garden Ruins (City Slang / V2, 2006)

    Arrivati ad un certo punto della propria carriera, è anche giusto cambiare strada. Sono circa quindici anni che la coppia più bella della musica Americana (inteso come genere, non come aggettivo), Burns & Convertino, regalano suggestioni strumentali figlie parimenti di Howe Gelb – loro primo datore di lavoro nei Giant Sand – e di Ennio…

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  • MASSIVE ATTACK, Collected (Limited Edition, CD + Dual Disc, Virgin, 2006)

    Sarà anche uno di quegli album pubblicati per tenere tranquilla la casa discografica, come ha dichiarato Robert “3D” Del Naja, ma un album del genere non può assolutamente essere ignorato. I Massive Attack compiono quindici anni: tanti ne sono passati dalle sensuali narcosi indie-soul di “Blue lines”, ed è tempo di festeggiare. L’inedito che serve…

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  • LOOSE FUR, Born Again In The Usa (Drag City / Wide, 2006)

    Quello che un paio di anni fa sembrava solo un esperimento temporaneo, oggi diventa vero e proprio gruppo dotato di personalità e vita propria, differente dalle esperienze dei propri membri. L’esordio dei Loose Fur era un’ottima coniugazione della lezione dei Gastr del Sol, per questo secondo episodio invece, Jeff Tweedy, Glenn Kotche (entrambi Wilco) e…

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  • CUT, A Different Beat (Homesleep / Audioglobe, 2006)

    Un’altra band di profughi Gammapop approdata ad Homesleep. Dopo i Julie’s Haircut infatti, anche i Cut giungono all’isola felice dell’etichetta bolognese per riaccendere la luce del loro ruvido & viscerale r’n’r una manciata di anni dopo quel “Bare Bones” che ne espresse le potenzialità. “A Different Beat” è un viaggio a tutta velocità nel blues…

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  • BETH ORTON, Comfort Of Strangers (Heavenly / EMI, 2006)

    Ogni tanto capitano bei dischi a cui non si riesce ad affezionarsi. Non aiuta ascoltarli più e più volte, né serve adorare tutto ciò che l’artista ha fatto finora: una parte irrazionale di te scalcia, tira indietro, si rifiuta. È quello che succede a me con “Comfort of strangers”, il quarto album di inediti di…

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  • MY LATEST NOVEL, Wolves (V2, 2006)

    Oltre il Vallo d’Adriano si sono ormai abituati a confezionare solo musica di qualità, lasciando agli odiati inglesi il teatrino delle continue sfilate di next big things, il più delle volte velocemente dimenticabili. La scena di Glasgow ci regala invece, da oltre un decennio, produzioni di livello mediamente elevato, trainata da formazioni rinomate a livello…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010