• TOOL, 10,000 Days (Volcano, 2006)

    C’è sicuramente un perché se tanto il pubblico metal quanto quello alternative rock serba per la band di Maynard Keenan un rispetto e un’ammirazione comune, sebbene sia difficile trovare una precisa collocazione per la band tra questi due generi. La classificazione, in fondo, è relativa. Ciò che stupisce ed affascina allo stesso tempo è la…

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  • AA.VV., The DFA Remixes: Chapter Two (DFA / Astralwerks, 2006)

    Eccoci al seguito inevitabile. Rielaborazioni in serie, una dietro l’altra. La suddivisione in capitoli è semplicemente una precauzione; troppo e tutto insieme potrebbe sortire effetti collaterali indesiderati. Come nell’episodio precedente la track list si compone dei nomi più vari, mentre il marchio di fabbrica resta il medesimo. Ci sono da registrare solo alcune oscillazioni di…

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  • AA.VV., The DFA Remixes: Chapter One (DFA / Astralwerks, 2006)

    Nove frammenti, nove entità autonome, nove tracks riunite in questo capitolo iniziale dell’antologia DFA dedicata ai remixes. Niente di nuovo per chi aveva già assaggiato la “DFA compilation #2” (2004), per chi ha già masticato l’eccezionale esordio di Lcd Soundsystem (2005) nonché “Less Than Human” (2005) di The Juan Maclean. Queste nove rielaborazioni non sono…

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  • THE VEILS, Nux Vomica (Rough Trade / Self, 2006)

    Attorno al nome di Finn Andrews si è creato una specie di strano culto che permette ai suoi The Veils di chiamare a raccolta un sacco di gente in occasione delle diverse apparizioni live. Tutto questo con un solo album di due anni fa, “The Runaway Found”, che non era molto di più di qualche…

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  • MARLENE KUNTZ, S-Low (Virgin, 2006)

    Non sono stato un grande estimatore dello “S-Low Tour” nei clubs. Un tour così doveva essere fatto solo nei teatri, e l’occasione del Teatro Masini a Faenza nel novembre scorso lo dimostrò. Quella che era una prova del tour ufficialmente iniziato poi solo a febbraio fu in realtà un’esperienza sensoriale affascinante e unica: sentire il…

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  • MAGNOLIA ELECTRIC CO., Fading Trails (Secretly Canadian / Wide, 2006)

    Le certezze sono importanti. Non ne puoi fare a meno. Per quanto si voglia andare oltre ed esplorare nuovi lidi, spesso, c’è come il bisogno di tornare a casa. E anche nella musica, senza certezze non si va da nessuna parte. E’ rassicurante sentire che le chitarre riescono ancora a lanciarsi in cavalcate elettriche acide…

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  • FRIDA HYVONEN, Until Death Comes (Secretly Canadian / Wide, 2006)

    Disarmante. É disarmante scoprire come un disco tanto semplice possa colpire con violenza. E non è questione di volumi: quasi tutte le canzoni, qui, sono accompagnate da un pianoforte con cui le dita di Frida giocherellano, in totale assenza di virtuosismi e con la sacra triade delle cantuatrici al pianoforte (Joni Mitchell, Carole King e…

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  • BADLY DRAWN BOY, Born In The UK (EMI, 2006)

    Cos’è successo a Badly Drawn Boy? Io me lo ricordavo come un simpatico ragazzotto con un cappellaccio che scriveva ottime canzoni pop, arrangiate magnificamente e con un gusto raro per l’epoca. Era il 2000 e “The Hour Of Bewilderbeast” faceva ben sperare in ben altra carriera. “Have You Fed The Fish” va preso per quello…

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  • CARLA BOZULICH, Evangelista (Constellation / Wide, 2006)

    Ho aspettato un po’, cercavo il momento giusto per ascoltare questo disco: la tradizione Constellation – e le voci femminili emerse dal collettivo artistico canadese – non sono mai state sinonimo di ascolto facile e rassicurante. Perché la Bozulich avrebbe dovuto fare eccezione? Poi, l’immersione nell’inferno, e la rivelazione: non esiste un momento giusto per…

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  • LUNA, Best Of Luna (Rhino / Self, 2006)

    Ci hanno abbandonato anche loro, nel silenzio di diciotto mesi fa con un ultimo concerto a New York. Una quindicina d’anni di onorevolissima carriera da alfieri dell’undergound americano, così come i Galaxie 500 di cui Dean Wareham è stato co-fondatore, finiti così. La retrospettiva che ne riesamina le gesta attraverso diciassette episodi non poteva restare…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010