• TARWATER, Spider Smile (Morr Music, 2007)

    Ascoltando “Spider Smile” non si può far altro che comprendere nuovamente quali sono le caratteristiche di questo suono fortemente mitteleuropeo, solido e volatile allo stesso tempo. Inutile perdersi in considerazioni intorno alla freschezza più o meno in via di esaurimento dell’indietronica. Jestram e Lippok proseguono per la loro strada. Una strada che conoscono bene e…

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  • LUCINDA WILLIAMS, West (Lost Highway, 2007)

    Quello del cantautorato americano è un universo immenso. E c’è chi non perderà mai la voglia di esplorarlo, nel tentativo di comporre una personalissima mappa stellare. Soprattutto se coadiuvato da scoperte come questa. Lucinda Williams non è una novellina. Anzi, è una vera e propria bandiera di quella branca di autori affezionati tanto a Gram…

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  • DOG DAY, Night Group (Tomlab / Audioglobe, 2007)

    Mai letto un comunicato stampa? Raramente uno di quei fogli autocelebrativi e strabordanti di elogi riescono a descrivere bene quello di cui vorrebbero parlare. In questo caso, però, sì; hanno perfettamente ragione, quelli di Tomlab, quando scrivono che il debutto dei canadesi Dog Day sta da qualche parte tra “The queen is dead” e “Rather…

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  • FEIST, The Reminder (Polydor / Universal, 2007)

    Torna a tre anni di distanza dall’acclamato “Let It Die” (e dopo il disco di remix “Open Season”) la mora chanteuse canadese: Leslie Feist, prego. Torna e non si può che essere contenti a riguardo. Chiariamo: chi è a conoscenza della sua collaborazione con i Broken Social Scene, nel caso in cui non conosca i…

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  • PERTURBAZIONE, Pianissimo fortissimo (Capitol / EMI, 2007)

    Sono i piccoli particolari che ti raccontano se sei ancora innamorato della persona che hai al tuo fianco, o se tutto sta finendo. Annusare il cuscino e cercare il suo odore. La volontà che scappa via, perché rivedersi è come pizzicare un nervo nascosto. Capire che “invecchiare insieme a me dev’essere un’idea terrificante”. Una casa…

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  • 65DAYSOFSTATIC, The Destruction Of Small Ideas (Monotreme / Goodfellas, 2007)

    Dopo nemmeno due anni fatti di devastanti scorribande live (a chi ha avuto la fortuna di apprezzarli dal vivo, si direbbe in questi casi che ancora fischiano le orecchie) e momenti di riflessione in sala prove, il quartetto inglese torna sulla scena con l’ attesissimo seguito di “One time for all time”, la decisiva conferma…

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  • LADYTRON, Witching Hour (Sleeping Star / Self, 2007)

    Questo electroclash si sta lentamente spegnendo. Gli anni d’oro della corrente che univa atmosfere dark, elettronica, propensione al dance floor e sensibilità pop sembrano ormai andati. Adesso si tira a campare continuando a cercare di trovare ispirazione negli ormai pluririciclati anni ’80. Parliamo di quei canoni usati e abusati e tutti, ordinatamente, disposti in “Witching…

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  • BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, Baby 81 (RCA / Island, 2007)

    Torneremo a fare quello che ci viene meglio: rock’n’roll. Con proclami come questo iniziarono a diffondersi le voci a proposito di “Baby 81”, quarta fatica targata Black Rebel Motorcycle Club e, via il dente via il dolore, probabilmente la cosa migliore che hanno mai fatto. Di rock’n’roll ce n’è, eccome. Ce n’è tanto, al punto…

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  • DINOSAUR JR., Beyond (PIAS / Self, 2007)

    Bisogna mitigare le parole di un fan. I giudizi non sono mai quelli giusti e spesso si perde in superlativi solo per il piacere di avere tra le mani l’opera di un gruppo amato a dismisura. E’ il caso del sottoscritto nei confronti dei Dinosaur Jr. Ai lettori più affezionati di Kalporz non saranno certo…

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  • TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, La seconda rivoluzione sessuale (La Tempesta / Venus, 2007)

    I Tre Allegri Ragazzi Morti, o meglio Davide Toffolo, ci credono un sacco in quello che fanno e allo stesso modo la loro fanbase di mascherati che attorno a loro ha costruito questa specie di culto. Un culto comunque voluto, in un certo senso programmato, proprio partendo da quelle maschere che vorrebbero essere l’alternativo contro…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010