• JOAKIM, Monsters & Silly Songs (!K7 / Audioglobe, 2007)

    Dopo “Fantomes” (Versatile Records), uscito nel 2003, una manciata di 12” e molte collaborazioni, Joakim Bouaziz ha cominciato a lavorare per ad un nuovo album. Sembra che tutto abbia avuto inizio da un grosso disguido. Diciamo pure da una catastrofe. Un hard disk sputtanato e giù con le imprecazioni. Ma Joakim, uomo della Tigersushi, pianista,…

    Read More

  • COCOROSIE, The Adventures Of Ghosthorse And Stillborn (Touch And Go / Wide, 2007)

    Potremmo tranquillamente cominciare da qui per raccontare e insieme comprendere tutto quello che si nasconde nella musica di Bianca e Sierra Casady. E’ una musica che evoca immagini, stagioni della vita lontane, ricordi. Sono atmosfere che trasportano la mente verso altri luoghi, verso un mondo che fin dal primo album Coco e Rosie (questi i…

    Read More

  • JESSE MALIN, Glitter In The Gutter (Adeline / East West, 2007)

    Jesse Malin ha quella faccia lì. Quella che ti guarda dalla copertina di ogni suo disco: dall’esordio “The fine art of self destruction”, magnifico tesoro sommerso, al successivo, non di molto inferiore, “The heat”. La leggi in quegli occhi, la percepisci da quei capelli sparati da ragazzino scalmanato la storia di uno che ha militato…

    Read More

  • FRANCO BATTIATO, Il vuoto (Universal, 2007)

    Non contiene nulla di nuovo dal punto di vista musicale e concettuale, dura poco (33 minuti a prezzo pieno…) e, ad essere pignoli, ci si potrebbe anche chiedere se fosse davvero il caso di pubblicarlo ora, o se invece l’autore avrebbe potuto attendere di confezionare un disco più sostanzioso. Questo di primo acchito, al primo…

    Read More

  • THE STOOGES, The Weirdness (Virgin, 2007)

    La domanda che un po’ tutti evitano volutamente, perché scontata, troppo facile, oserei dire banale, è la seguente: “Che senso può avere un disco degli Stooges nel 2007?”. Domanda tanto prevedibile quanto prevedibile è la risposta: assolutamente nessuno. E dopo aver ascoltato “The Weirdness” questo “nessuno” raggiunge dimensioni gargantuesche. In realtà la risposta giusta da…

    Read More

  • LOW, Drums And Guns (Sub Pop / Audioglobe, 2007)

    Bellezza soffocata. Respiro che si blocca in gola e che non esce, non può uscire. Anche se fingessimo di non sapere cosa è successo negli ultimi mesi a chi ha scritto queste canzoni, è fin troppo chiaro che “Drums and guns” è figlio di una crisi depressiva: in questi quarantun minuti è l’aria che viene…

    Read More

  • NEIL YOUNG, Live at Massey Hall (Reprise / Wea, 2007)

    Certe operazioni discografiche lasciano davvero a bocca aperta. Insomma, di live o best of buttati lì per aggiungere un capitolo nella discografia di chicchessia, magari dopo neanche un paio di album, ne hanno le palle piene (e le tasche vuote) anche i fan più ciechi. Ma ogni tanto gente preziosa come Dylan si inventa la…

    Read More

  • HOME, Home Is Where The Heart Is (Manzanilla / Goodfellas, 2007)

    I veronesi Home sono solo i primi alfieri di una scena cittadina in gran fermento (Canadians e Fake P, chi vive nel dorato mondo di MySpace, li conosce già bene) e, come ben predicato da quelle parti, fanno musica che di italiano non ha niente. Questa volta però, manca anche il retrogusto ruffiano di certo…

    Read More

  • VERDENA, Requiem (Universal, 2007)

    Ritorna a distanza di tre anni dall’ottimo “Il Suicidio del Samurai” (uscito,e successivamente promosso con concerti, anche in Francia, Germania, Svizzera ed Austria) la band dei fratelli Ferrari e Roberta Sammarelli, tornati nuovamente ad essere un trio come agli esordi. L’assenza di due anni dai palchi è stata rotta escusivamente per tre date estive in…

    Read More

  • MARK GARDENER, These Beautiful Ghosts (Discograph / Self, 2007)

    Che ne è stato dei Ride, il miglior gruppo uscito da Oxford sul finale degli anni ’80 e attivissimo fino alla metà degli anni ‘90? Steve Queralt ha messo su famiglia e vive lontano dai riflettori. Andy Bell suona il basso negli Oasis ed è certamente quello che si è sistemato meglio. Loz Colbert ha…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010