• NANCY ELIZABETH, Battle And Victory (Leaf, 2007)

    Ormai con l’ora solare ci si è immersi nell’ennesimo autunno. In queste lunghe e buie giornate ci vorrebbe qualcosa che scaldasse l’animo, i camini – si sa – nei nostri monolocali di città non ci sono più, e non ci è dato di poter passare la serata a fissare il fuoco per poi andare a…

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  • ST. VINCENT, “Marry Me” (Beggars Banquet, 2007)

    Non so quante volte mi è capitato di sentire paragonare una cantautrice a Kate Bush, e molto spesso a sproposito. È una sorta di pigrizia critica che rasenta lo sciovinismo: ragazza, voce limpida ed educata, suona e compone da sé, pronti!, la nuova Kate Bush. Non farò quindi un torto sessista a una ragazza talentuosa,…

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  • THE NEW PORNOGRAPHERS, Challengers (Matador, 2007)

    Se c’è qualcosa di pornografico, negli angoli della Rete che bazzichiamo io e voi, sta nel meccanismo perverso di aspettative che circondano ogni gruppo o artista che abbia avuto la sventura di aver fatto, a un certo punto della propria carriera, un bell’album. Tanto basta per essere investiti da un giorno all’altro del ruolo di…

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  • SUBSONICA, L’eclissi (EMI / Virgin, 2007)

    Si parla di “suggestione” nelle interviste che seguono “L’Eclissi”. Ed è vero: è la suggestione di ritrovare i Subsonica che fanno un passo indietro, che trovano una compattezza (sonora) inaspettata, una freschezza invidiabile per tutti quelli che non fanno musica da ieri. I pezzi portano l’ascolto in una dimensione onirica ma allo stesso concreta, i…

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  • STEFANO GIACCONE, Come un fiore (La Locomotiva, 2007)

    Il nuovo album di Stefano Giaccone, Come un fiore, è “un gruppo di canzoni, da me suggerite e promosse, sulla morte…È il messaggio raccolto con entusiasmo e talento da musicisti a me vicini (tra gli altri i cuneesi Airportman, il fido compagno Dylan Fowler, Tomi e Gigi dei Perturbazione) per affermare la nostra insaziabile voglia…

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  • STARS, In Our Bedroom After The War (Arts & Crafts, 2007)

    Negli anni ’80 del ventesimo secolo i giovani erano più giovani. Dal decennio successivo avrebbero cominciato a togliere dalla naftalina i pantaloni a zampa di elefante e le camicie attillate dei genitori, sarebbero tornati su strade già battute piuttosto che azzardarne di nuove, anche se futili o improbabili. Questa è una possibile ragione del perché…

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  • MY AWESOME MIXTAPE, My lonely and sad Waterloo (Amico Immaginario / My Honey, 2007)

    In un anno che ha già registrato per il cosiddetto “indie” italiano una trafila di ottime quando non eccellenti uscite discografiche (con cui faremo i conti nelle graduatorie di fine anno), arriva a paracadutarsi nelle nostre menti il brillante esordio dei bolognesi My Awesome Mixtape. Si era già potuto apprezzare questa band qualche mese fa,…

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  • EWAN PEARSON, Piece Work (!K7 / Audioglobe, 2007)

    In “Piece Work” ritroviamo alcune delle tappe della carriera di un produttore, Ewan Pearson, capace di interpretare sempre in maniera personale i diversi stili dell’elettronica. Non a caso nei 2 cd possiamo incontrare Seelenluft, The Chemical Brothers, Goldfrapp, Röyksopp e Playgroup, Alter Ego, Pet Shop Boys, Rapture e Depeche Mode. Ovviamente una schiera di nomi…

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  • ANIMAL COLLECTIVE, Strawberry Jam (Domino, 2007)

    Non si deve poi faticare molto per trovare una definizione che si adatti a questo disco: il fatto stesso che sia attribuito ad un collettivo animale ed intitolato alla marmellata di fragole rende sufficientemente l’idea di una sostanza schizzo-appiccicosa, qual è quella di “Strawberry Jam”… E non è nemmeno necessario rovistare fra chissaquali pionieri dimenticati…

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  • IL TEATRO DEGLI ORRORI, Dell’Impero delle Tenebre (La Tempesta, 2007)

    A me il maledettismo non è mai andato giù. Quelli che cantano le vite spericolate, quelli che la candela la bruciano da due lati, ecco quelli lì non toccano le mie corde, perché preferisco gli introspettivi, gli sfigati sorridenti. Bene, il disco di cui parlo, nel caso qualcuno ancora non lo sappia, non è esattamente…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010