• MOLTHENI, Io non sono come te EP (La Tempesta / Venus, 2007)

    Per quanto tempo ancora il signor Umberto Giardini si sentirà dire che la sua voce assomiglia troppo a quella di Manuel Agnelli? Eppure è la verità: ugole gemelle, l’una appena meno spigolosa dell’altra. Eppure, è dai giorni di “Fiducia nel nulla migliore” che Moltheni ha iniziato a muoversi su altre rotte: soffocata in culla la…

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  • THE GO! TEAM, “Proof Of Youth” (Sub Pop, 2007)

    Non delude la seconda prova, tra assordanti intrecci di campionature, beat, percussioni, fiati, banjo, tastiere, chitarre, synth e quant’altro si possa avvertire nella composita strumentazione della band britannica.

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  • OKKERVIL RIVER, The Stage Names (Jagjaguwar / Wide, 2007)

    Ci sono certi dischi che, per loro natura, vanno lasciati decantare. Sarebbe sbagliato scriverne di getto solo per arrivare primi, quando magari tutti l’hanno scaricato e nessuno riesce più a goderselo il giorno dell’uscita. Non è una giustificazione, questa. Solo che ognuno ha i suoi tempi e la musica deve seguirli, senza dimenticare il dovere…

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  • RALFE BAND, Swords (Talitres / Wide, 2007)

    Probabilmente non sarà un capolavoro questo “Swords” della esordiente Ralfe Band, eppure opere come questa non possono che dare da pensare… In un’epoca in cui sempre più inaggirabile si fa infatti la caratterizzazione “industriale” della musica, schiacciata su formule e prototipi rigidamente definiti all’interno dei quali ogni istante è già sempre originariamente una copia clonabile…

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  • FEDERICO AUBELE, Panamericana (ESL / Audioglobe, 2007)

    Di Federico Aubele abbiamo sentito parlare per la prima volta nel 2004, quando l’uscita del suo “Grand Hotel Buenos Aires” (ESL) veniva spinta con una discreta “potenza di fuoco”. Sponsorizzato dai Thievery Corporation, che lo producono sulla loro ESL (Eighteenth Street Lunge Music), si presentava già come continuatore di tutta la tradizione del suono che…

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  • CRISTINA DONA’, La quinta stagione (Capitol / EMI, 2007)

    Rumore di vento, e un sole che “a settembre mi lascia vestire ancora leggera”. Inizia così, quieto e incantato, il ritorno di Cristina Donà. Sembrerebbe la descrizione di una nuova ultima giornata di sole, ma non lo è: “La quinta stagione” è un disco di profondità che sa farsi magicamente leggera. “Settembre” è la chiave…

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  • TWO GALLANTS, “The Scenery of Farewell” (Saddle Creek, 2007)

    I Two Gallants (da un racconto di James Joyce,”I due galanti” appunto, di “Gente di Dublino”), interrompono il silenzio discografico seguito ai buoni riscontri (di critica soprattutto) del precedente “What The toll tells”, dando alle stampe un ep di cinque pezzi, “Scenery of Farewell”, che sfiora quasi la mezz’ora di durata ed anticipa di qualche…

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  • TINY VIPERS, Hands Across The Void (Sub Pop / Audioglobe, 2007)

    Da sempre, le storie popolari hanno avuto qualcosa di oscuro. Pensate alle favole: quante volte abbiamo sentito dire “Non so come facciano i bambini a non spaventarsi”? Ora, gli stessi bambini che non tremavano davanti alle favole di Andersen, forse sono diventati adulti come Jesy Fortino, l’unica responsabile dei Tiny Vipers: un’adulta, sarei pronto a…

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  • MEAT PUPPETS, Rise To Your Knees (Anodyne Records, 2007)

    A ben vedere, era già tutto scritto nel suono dei Meat Puppets: il cortocircuito fra le nevrosi punk-hc e le chitarre country non era soltanto un vezzo dei soliti texani strambi, ma una vera preconizzazione del destino dell’indie rock americano a cavallo tra ottanta e novanta. Partiti tutti galvanizzati sull’onda del rumore e poi riconsegnati,…

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  • LIARS, Liars (Mute, 2007)

    Nessuno ha mai messo in discussione che i Liars siano completamente fuori di testa. Né è legittimo porsi delle aspettative da una band che ha sempre camminato compiaciuta sull’orlo dell’irrazionalità più caotica e dissacrante, come quegli acrobati da circo che sfidano la gravità in equilibrio su una corda, con tutti i rischi del caso. Tuttavia…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010