• xx: 10 anni di abissi e grazia

    Dieci anni fa veniva pubblicato il seminale esordio degli XX.

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  • RONIN, L’ultimo Re (Ghost Records / Venus, 2009)

    Deliziose e semplici contemplazioni penetranti e malinconiche musiche polverose e inattuali. Suoni per la morte, sull’ultimo Re, in tempi vivaci che si arrestano o crescono sussultando. Di questa bizzarra solennità vive il nuovo lavoro dei Ronin, il progetto trans-tradizionale dell’abile Bruno Dorella. Un disco avantgarde, ma suonato con delicatezza e dinamiche sfumature punk, che lasciano…

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  • BRUNORI SAS, Vol. 1 (Pippola Music, 2009)

    Non mi è mai piaciuto il cantautorato. Men che mai quello in italiano. Questo disco mi ha fatto impazzire. Fatelo vostro.

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  • DID, Kumar Solarium (Foolica Records, 2009)

    Con imperdonabile ritardo prendiamo nota di uno dei migliori album non italiani realizzati da un gruppo italiano nel 2009 (insieme probabilmente al secondo lavoro dei Gazebo Penguins). I Did sono torinesi e il loro album d’esordio, registrato tra Bologna e Torino con l’aiuto di Bruno Germano, prosegue con stile e intelligenza sulla scia di proposte…

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  • BEAR IN HEAVEN, Beast Rest Forth Mouth (Hometapes, 2009)

    Arriva al suo secondo album questo interessantissimo quartetto newyorchese del quale, invero, assai poco si sa e altrettanto poco si riesce a sapere. Intriso di sibillini velvettismi e ardite costruzioni ritmiche improntate ad un tribalismo postmetropolitano inselvatichito e aizzante, “Beast Rest Forth Mouth” è un lavoro comunque notevolissimo, nel quale si intersecano direttive di ricerca…

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  • SPOON, Transference (Merge, 2009)

    Metti su “Before Destruction” con quelle chitarre stoppate quanto le ritmiche spezzate, gli echi che ronzano attorno a una di quelle voci graffiano a primo ascolto, il “rumore” dei silenzi e avverti ancora la polvere di un garage. Negli States c’era il garage-rock. Questa forse è già un’altra epoca, anche se non è passato chissà…

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  • APPALOOSA, (Urtovox / Audioglobe, 2009)

    C’è un film che in questi giorni sta scuotendo la Toscana e che lancia messaggi scomodi contro il “sistema costituito”, dalla parte dei trentenni ovvero di tutti quei giovani che sono ancora esclusi dal giro di giostra perché ancora ci sono degli altri che non vogliono lasciarla, la giostra. Si chiama “La Banda del Brasiliano”…

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  • MODERAT, Moderat (Bpitch Control, 2009)

    Il vero artista si muove, cambia, si rimette in gioco. Proprio come Apparat che, non domo dell’ottimo dream-pop con striature elettroniche del fascinoso “Walls” (2007), ha preferito rifare un passo indietro verso i suoni ancora più sintetici e i campioni mettendosi in società con Modeselektor. Risultato? Un “Walls” con i suoni più vicini all’attualità, con…

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  • EELS, Hombre Lobo (Vagrant, 2009)

    Ci sarebbero giusti motivi per mettersi di buona lena ad analizzare le liriche di “Hombre Lobo”: il licantropismo, la percezione dell’assenza, il sentimento non ricambiato… in una parola, quella che Mr. E ha messo lì sotto il titolo a spiegazione chiara, il desiderio. Testi di un amore sommesso per le piccole cose, per le risate…

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  • BAD LOVE EXPERIENCE, Rainy Days (Mabel / Inconsapevole Records / Hollow Tree Records / Tannene Records, 2009)

    Ma perché piove sempre su di me, si chiedeva qualche tempo fa un inglesino con la faccia da schiaffi, mentre qualcun altro, all’ombra della sua oasi, certo non aveva di questi problemi. I Bad Love Experience, tanto dal nome che dal titolo dell’album, paiono appartenere alla prima categoria, ma poi entrano in gioco le canzoni,…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010