Jason Schwartzman, probabilmente, è uno di quei personaggi che si compiace a sentirsi dire in giro quanto è bravo. Come attore non ha niente da invidiare a chi lo fa per professione al 100% (già solo per “Rushmore”…), come musicista, coi Phantom Planet prima e come Coconut Records poi, ha dimostrato di saper scrivere belle-bellissime…
Le sue canzoni, quelle vecchie come le nuove, scolpiscono un’immagine da rocker solitario e scorbutico, al quale sarebbe meglio non fare troppe domande. E anche quando qualcuno prova a fargliele, l’immagine rimane la stessa: s’indispettisce, sghignazza e sgattaiola fuori dal tema. Ma Giorgio Canali è sempre Giorgio Canali e con quella faccia da klauskinski che…
L’”altra” Scozia torna a far parlare di sé e lo fa attraverso la sua etichetta storicamente più importante e rappresentativa. Il fatto interessante è che paradossalmente i Phantom Band non hanno una parentela poi così stretta con il “suono” storico targato Chemikal Underground (quello dei vari Arab Strap e Mogwai, per intenderci). A sentirli, non…
Anche se possiamo dare un’altra impressione, non siamo contro il prog a priori. Anzi, c’è sempre del fascino in album ambiziosi che vogliono raccontare una storia come in un grande romanzo epico. Il tentativo di portare sempre più in là i confini del medium canzone non va ostracizzato a priori ma ponderato. Prima di cassare…
Sulla bellezza ineguagliata della voce di Ginevra di Marco ormai si è scritto tanto e, per fortuna, è cosa risaputa. Si sa pure della strada intrapresa dalla nostra con “Stazioni Lunari prende terra a Puerto Libre”, quella delle tradizioni ripescate, del folk che più parte dal basso e più ridona il vero spaccato di quei…
Arrivano all’esordio i quattro imberbi giovinetti provenienti dal Kent, già fattisi notare l’anno passato dalle orecchie più accorte con qualche ep a firma It Hugs Back. Fregiati dall’araldica di alto lignaggio di un’etichetta a suo modo seminale come la 4AD di Ivo Watts-Russell, gli It Hugs Back hanno tutto l’aria di poter essere considerati una…
Di solito non amo sbilanciarmi in previsioni azzardate però c’è una domanda che mi sta iniziando a frullare in testa: non è che il 2009 segnerà il ritorno in grande stile della psichedelia? Se non ricordo male tre indizi fanno una prova: l’ultimo eccellente lavoro degli Animal Collective, il gradito esordio dei fiorentini Unmade Bed…
La quiete dopo la tempesta. Non la calma piatta, né tantomeno il sereno: soltanto amari momenti di ozio che ti consentono di rimasticare le ragioni della sfuriata di poco fa. “Nostra Signora della Dinamite” segue di un paio d’anni uno dei lavori più unilateralmente arrabbiati dei Rossofuoco, quel “Tutti contro Tutti” che era un sisalvichipuò…
Eccola là, siamo alle solite. Datemi una DeLorian e sono pronto per un memorabile ritorno al futuro. Ma procediamo con ordine. Avevamo appena messo piede nel nuovo millennio e la club culture degli anni Zero stava conoscendo l’esplosione dell’elettroclash quale recupero postmoderno della plasticosa sensibilità eighties in glamouroso scontro con l’elettronica campy di Moroder, le…
Finalmente tornano a pubblicare nuova musica i Veils, formazione neozelandese dall’organico assai variabile, attualmente comprendente Sophia Burn, Dan Raishbrook e Henning Dietz, con il cantante e compositore Finn Andrews (come molti sanno figlio di Barry Andrews, per un certo periodo tastierista degli XTC e poi collaboratore occasionale di Brian Eno, Iggy Pop e Robert Fripp)…