• COCONUT RECORDS, Davy (Young Baby Records, 2009)

    Jason Schwartzman, probabilmente, è uno di quei personaggi che si compiace a sentirsi dire in giro quanto è bravo. Come attore non ha niente da invidiare a chi lo fa per professione al 100% (già solo per “Rushmore”…), come musicista, coi Phantom Planet prima e come Coconut Records poi, ha dimostrato di saper scrivere belle-bellissime…

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  • Intervista a Giorgio Canali

    Le sue canzoni, quelle vecchie come le nuove, scolpiscono un’immagine da rocker solitario e scorbutico, al quale sarebbe meglio non fare troppe domande. E anche quando qualcuno prova a fargliele, l’immagine rimane la stessa: s’indispettisce, sghignazza e sgattaiola fuori dal tema. Ma Giorgio Canali è sempre Giorgio Canali e con quella faccia da klauskinski che…

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  • THE PHANTOM BAND, Checkmate Savage (Chemikal Underground, 2009)

    L’”altra” Scozia torna a far parlare di sé e lo fa attraverso la sua etichetta storicamente più importante e rappresentativa. Il fatto interessante è che paradossalmente i Phantom Band non hanno una parentela poi così stretta con il “suono” storico targato Chemikal Underground (quello dei vari Arab Strap e Mogwai, per intenderci). A sentirli, non…

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  • THE DECEMBERISTS, Hazards Of Love (Capitol, 2009)

    Anche se possiamo dare un’altra impressione, non siamo contro il prog a priori. Anzi, c’è sempre del fascino in album ambiziosi che vogliono raccontare una storia come in un grande romanzo epico. Il tentativo di portare sempre più in là i confini del medium canzone non va ostracizzato a priori ma ponderato. Prima di cassare…

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  • GINEVRA DI MARCO, Donna Ginevra (Materiali Sonori / Edel, 2009)

    Sulla bellezza ineguagliata della voce di Ginevra di Marco ormai si è scritto tanto e, per fortuna, è cosa risaputa. Si sa pure della strada intrapresa dalla nostra con “Stazioni Lunari prende terra a Puerto Libre”, quella delle tradizioni ripescate, del folk che più parte dal basso e più ridona il vero spaccato di quei…

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  • IT HUGS BACK, Inside Your Guitar (4AD, 2009)

    Arrivano all’esordio i quattro imberbi giovinetti provenienti dal Kent, già fattisi notare l’anno passato dalle orecchie più accorte con qualche ep a firma It Hugs Back. Fregiati dall’araldica di alto lignaggio di un’etichetta a suo modo seminale come la 4AD di Ivo Watts-Russell, gli It Hugs Back hanno tutto l’aria di poter essere considerati una…

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  • LES FAUVES, N.A.L.T. 2 – Liquid Modernity (Urtovox, 2009)

    Di solito non amo sbilanciarmi in previsioni azzardate però c’è una domanda che mi sta iniziando a frullare in testa: non è che il 2009 segnerà il ritorno in grande stile della psichedelia? Se non ricordo male tre indizi fanno una prova: l’ultimo eccellente lavoro degli Animal Collective, il gradito esordio dei fiorentini Unmade Bed…

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  • GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO, Nostra Signora della Dinamite (La Tempesta, 2009)

    La quiete dopo la tempesta. Non la calma piatta, né tantomeno il sereno: soltanto amari momenti di ozio che ti consentono di rimasticare le ragioni della sfuriata di poco fa. “Nostra Signora della Dinamite” segue di un paio d’anni uno dei lavori più unilateralmente arrabbiati dei Rossofuoco, quel “Tutti contro Tutti” che era un sisalvichipuò…

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  • FISHERSPOONER, Entertainment (Lo Recordings / Audioglobe, 2009)

    Eccola là, siamo alle solite. Datemi una DeLorian e sono pronto per un memorabile ritorno al futuro. Ma procediamo con ordine. Avevamo appena messo piede nel nuovo millennio e la club culture degli anni Zero stava conoscendo l’esplosione dell’elettroclash quale recupero postmoderno della plasticosa sensibilità eighties in glamouroso scontro con l’elettronica campy di Moroder, le…

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  • THE VEILS, Sun Gangs (Rough Trade, 2009)

    Finalmente tornano a pubblicare nuova musica i Veils, formazione neozelandese dall’organico assai variabile, attualmente comprendente Sophia Burn, Dan Raishbrook e Henning Dietz, con il cantante e compositore Finn Andrews (come molti sanno figlio di Barry Andrews, per un certo periodo tastierista degli XTC e poi collaboratore occasionale di Brian Eno, Iggy Pop e Robert Fripp)…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010