• VAMPIRE WEEKEND, Contra (XL, 2009)

    Diciamocelo subito in faccia per fare i simpatici: il primo disco dei Vampire Weekend (e il suo inarrestabile successo sorprendentemente trasversale) è o è stato, insieme all’elezione di Obama, uno degli argomenti più persuasivi a favore di una società luminosamente multiculturalista. Anche i quattro newyorchesi hanno infatti vinto la loro scommessa dell’ottimismo possibile con la…

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  • GERDA, Gerda (Wallace Records, 2009)

    Sarebbe ora di rendersi conto che in Italia, tra sottobosco provinciale e marciapiedi di periferia, è da un po’ che sta accadendo qualcosa nel campo di un certo modo di suonare pesante. E se gli epicentri naturali di certe mutazioni sono il Piemonte e il Veneto, è dalle Marche che escono alcune delle realtà più…

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  • FUCK BUTTONS, Tarot Sport (ATP, 2009)

    Fanculo i bottoni. Un nome così giovane d’impatto ha anche dei contro. Perché si rischia di spacciare uno dei nomi nuovi più interessanti del momento per un paio di finto-scazzati british o peggio per un gruppo punk. Niente di tutto questo. Se non avete ancora sentito parlare di loro, siete sempre in tempo. L’ottimo LP…

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  • HEIKE HAS THE GIGGLES, Sh! (Bronson / Estragon Booking / Polka Dots, 2009)

    Sono passati praticamente due anni da quando, su queste pagine virtuali, lanciammo un s.o.s. per una band di tre ragazzini che vedemmo casualmente al Vox, sperticandoci in lodi inusuali per un gruppo senza alcun booking, produttore, etichetta, insomma una tra i miliardi di band emergenti che affollano i palchi in giro qua e là. Non…

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  • WILCO, “Wilco (The Album)” (Nonesuch, 2009)

    Ci sono quelli che dicono che i Wilco, col tempo, si sono imborghesiti, hanno sposato la paraculaggine di una musica formalmente ineccepibile ma di maniera, che ammicca eccessivamente al classic rock che si trova nelle discografie dei genitori (“dad rock” è la definizione ultrasnob di Pitchfork). Si finisce così per scadere nella triste equazione sofferenza…

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  • TARANTA TERAPY, Terra K’Abballa (Volta La Carta / Venus, 2009)

    Con Taranta Terapy non ci si annoia. Il sestetto calabrese concilia brillantemente impegno e spensieratezza, cantautorato e rock più accattivante. È un album veloce “Terra K’Abballa”, quasi come un classico disco punk di una volta. Ma qui abbiamo a che fare con un punk eretico in versione etno-folk, eclettico e interstilistico. In realtà, a ben…

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  • NEON INDIAN, Psychic Chams (Lefse, 2009)

    Provate a chiamarlo electro-pop. Provate a chiamarla chill-wave, riconducendo il tutto alla nuova scena electro di Seattle. Oppure hypnagogic-pop dal termine coniato per definire questa stramba elettronica a bassa fedeltà dai tratti molto dormiveglia. Provate con psichedelia, con lo-fi, synth-pop ma comunque non funzionerebbe. Se Memory Tapes e Washed Out possono in parte essere accomunati…

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  • THEM CROOKED VULTURES, Them Crooked Vultures (Sony, 2009)

    Se c’è qualcosa che questa decade di nostalgie ci ha chiarito al di là di ogni ragionevole dubbio è che il Rrrock – così come lo si intendeva negli anni ’70: ruggente, gagliardo, grandioso – è ormai morto e sepolto e tutto quel che possiamo ancora farci è mettersi a danzare sulla sua tomba. Anche…

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  • THEM CROOKED VULTURES, Them Crooked Vultures (Sony, 2009)

    È qualcosa di esasperante il parto dei Them Crooked Vultures, anche perché le doglie vengono a noi nel disperato tentativo di arrivare a fine disco. Qualcosa come gli episodi più zoppicanti degli ultimi due zoppicanti dischi dei QOTSA, con Dave Grohl e John Paul Jones a fare da turnisti svogliati, per sessantasei minuti di mid-tempo…

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  • PORT-ROYAL, Dying In Time (Sleeping Star, 2009)

    Ascoltare un disco dei Port-Royal significa lasciarsi accompagnare per i meandri ovattati di una dimensione surreale, dove spazi e tempi si dilatano all’inverosimile e la mente si ritrova a percorrere sentieri suggestivi ed altamente emozionali. Ormai questi ragazzi genovesi sono nell’appagante condizione di non dover più dimostrare niente a nessuno: è bastato il fulminante esordio…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010