• THE HERBALISER, Session 2 (!K7, 2009)

    Impostazione bandistica, jazz, funk e (abstract) hip hop. Si sente che la roba degli Herbaliser fino a poco tempo fa usciva per la Ninja Tune. “Session 2” è il nuovo capitolo strumentale della saga dei soci Jake Wherry e Ollie Teeba. Iniziamo dicendo che “Another Mother” è assolutamente sontuosa; una traccia capace di incarnare, appunto,…

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  • THE XX, xx (Rough Trade, 2009)

    Una lapidaria X bianca su sfondo nero. Nome: The XX. Titolo dell’album: xx. Criptico minimalismo che si riflette sulle sonorità del disco di debutto dell’ennesima big next thing della nuova scena britannica. Per meglio comprendere il valore di questo promettente esordio dei quattro ventenni londinesi non basta soffermarsi sull’apparenza come spesso accade di recente in…

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  • PEARL JAM, Backspacer (Universal, 2009)

    Ora, tutto sta in quel che è lecito attendersi da una band che la sua maggiore età l’ha bella che compiuta e che le cartucce migliori le ha sparate agli esordi o giù di lì. Se la risposta è ‘dischi onesti e nulla più’, l’album omonimo del 2007 – altrimenti noto come “il disco dell’avocado”…

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  • GOD HELP THE GIRL, God Help The Girl (Rough Trade, 2009)

    Stuart Murdoch è sempre stato un narratore. Fin dagli esordi, ha messo al centro delle canzoni di Belle And Sebastian piccoli frammenti di storie, con un gusto unico nel tratteggiare personaggi e punti di vista. In questo senso l’idea di costruire un film o un musical attorno alla musica di Stuart potrebbe sembrare naturale, ma…

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  • MUSE, The Resistance (Warner Bros., 2009)

    Che gusto c’è nel recensire i Muse? Tutti sanno come suonano, cosa suonano, conoscono i pregi e gli eccessi (ovvero i difetti), e parrebbe inutile avventurarsi nell’analisi di questo “The Resistance”. Però si deve fare, e si fa. Soprattutto per dire, per prima cosa, che gli sfondoni di “Black Holes And Revelations” sono superati, il…

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  • THE DUCKWORTH LEWIS METHOD, The Duckworth Lewis Method (Divine Comedy, 2009)

    Neil Hannon si prende una salutare vacanza dal progetto per cui il suo nome risulta iscritto alle pagine tipograficamente più sontuose della storia del rock, vale a dire Divine Comedy, e realizza un disco-pesce d’aprile interamente dedicato alle delizie del cricket (!?), insieme all’amico Thomas Walsh, titolare del progetto Pugwash (del giro dell’ex XTC Andy…

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  • WILD BEASTS, Two Dancers (Domino, 2009)

    Come sin dall’inizio qualcuno ci ha insegnato (ma chi poi?), la differenza ancestrale tra rock americano e corrispondente rock inglese risiede essenzialmente nella problematica questione della verità o, rubando per pigrizia una scheggia terminologica alla filosofia heiddegeriana, di quella che potremmo definire la questione dell’”autenticità”. Mentre (quasi tutte) le band americane sembrano infatti e in…

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  • MQUESTIONMARK, One for All All for One (Bad Trip Records / Unhip Records, 2009)

    Fin da quando gli Mquestionmark hanno fatto capolino nelle terre di “via Carlo Marx, via Ho Chi Minh, via Che Guevara, via Dolores Ibarruri, via Stalingrado, via Maresciallo Tito e piazza Lenin” hanno subito rappresentato un unicum: di primo acchito per i due bassi e la mancanza della chitarra, ma non solo per quello. L’indole…

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  • HOWLING BELLS, Radio Wars (Indipendiente, 2009)

    A tre anni dall’omonimo e fortunato (tranne che dalle nostre parti, a ben vedere) debutto (edito dalla Bella Union nel 2006), tornano gli Howling Bells, con un secondo attesissimo album che in teoria avrebbe fondatamente potuto trasformarli, a detta di molti, in un fenomeno di dimensioni planetarie. Le loro sonorità molto dreamy e cremose, caratterizzate…

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  • THE BIG PINK, A Brief History Of Love (4AD, 2009)

    Che sia la volta buona, finalmente. Perché non se ne può di NME e affini che pompano continuamente le big next thing di turno. Nomi che si sovrappongono dopo qualche mese ad altri per hype e notorietà finendo per lasciare spazio ad altre novità spesso destinate al ridimensionamento o al dimenticatoio e così via. The…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010