• DIAFRAMMA, Difficile da trovare (Self, 2009)

    Chi l’ha detto che al mondo esistono solo sconfitti e vincitori? Esiste un’altra categoria di persone, dallo spirito libero e ribelle, che usa vivere ben lontana dalle luci della ribalta, pur sapendo di poter contare su di un nugolo di fedeli sostenitori: è quella dei cosiddetti “perdenti di successo”. Federico Fiumani è la lampante dimostrazione…

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  • THE VASELINES, Enter The Vaselines (Sub Pop, 2009)

    Ci sono gruppi che fanno la storia (o una piccola parte di essa) proprio perchè (quasi, e più avanti vedremo l’importanza di questo “quasi”) nessuno comprò o ascoltò i loro dischi. Senza dover scomodare i soliti Velvet Underground quest’oggi ci potremmo accontentare della storia decisamente meno nota degli scozzesi Vaselines, approfittando della concomitante pubblicazione di…

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  • GOMEZ, A New Tide (EatSleep, 2009)

    “Come ti costruisco il disco pop rock perfetto nel tempo di trenta minuti e senza nemmeno tirare scemo il povero ascoltatore.”: un vecchio giochino ormai in disuso nel quale i Gomez sono sempre stati dei piccoli campioni, e poco ci è mancato che i dieci anni trascorsi dall’ottimo esordio “Bring it On” e una produzione…

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  • FUTURE OF THE LEFT, Travels With Myself And Another (4AD, 2009)

    Un gruppo italiano che portasse un nome del genere dovrebbe presto rassegnarsi a suonare ballatoni malinconici e a battere lo stesso tempo di marcia funebre per buona parte degli anni a venire. Stando alle teorie di sir Falkous, invece, il “futuro della Sinistra” made in UK prenderà le mosse dal post-punk violento che fu dei…

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  • LUSHLIFE, Cassette City (Rapster, 2009)

    E’ suono da strada e da cameretta; suono studiato, guarnito con piccoli inserti lo-fi. E’ il frutto di tanti ascolti differenti tra loro, di un approccio che rivela eclettismo nella composizione come nei gusti musicali. In più una bella montatura di occhiali da nerd e, sullo sfondo, Filadelfia. “Cassette City” viene vissuto dallo stesso Raj…

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  • DAN DEACON, Bromst (Carpark Records, 2009)

    Difficile trovare le parole giuste per quello che già sembra uno dei dischi più significativi del 2009. Iniziando dal protagonista di due piccoli capolavori in pochi anni, Dan Deacon è un simpatico ventottenne occhialuto e in carne cresciuto a Long Island. Laureatosi al New York Purchase College in composizione elettro-acustica e digitale, si trasferisce a…

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  • QUEST FOR FIRE, Quest For Fire (Tee Pee, 2009)

    Si dà il caso che “Quest for Fire” sia il titolo di un vecchio film del 1981 la cui storia, ambientata niente meno che all’età della pietra, narra le vicende della tribù degli Ulam nel loro periglioso viaggio alla ricerca del segreto del fuoco. Che la pellicola in questione possa essere stata di una qualche…

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  • PAOLO BENVEGNU’, 500 (LaPioggia Dischi, 2009)

    Tra le magagne più sintomatiche del sistema discografico italiano c’è anche la maledizione che vuole autori come Paolo Benvegnù relegati in un ingrato angolino della cosiddetta “alternativa”. Non si tratta del solo rammarico per un grande talento che resta misconosciuto, ma anche di stupore per un’idea di musica “leggera” che avrebbe le carte in regola…

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  • THE HORRORS, Primary Colours (Beggars Banquet / XL Recordings, 2009)

    Prima di leggere bisognerebbe fingere che gli Horrors di “Strange House” quel furbo revival garage che strizzava l’occhio a Mtv non siano mai esistiti. Oppure che, voce a parte, si tratti di un’altra band. Con idee e intenti nuovi. Perché altrimenti si correrebbe il rischio di perdersi uno degli album più riusciti di questa metà…

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  • NATHAN FAKE, Hard Islands (Border Community / Audioglobe, 2009)

    “Hard Islands” è un disco di techno folktronica. E’ la miscela sapiente di elementi affini tra loro, assimilati e distillati in sei tracce piacevolmente ballabili. Il giovane Fake, ormai entrato da qualche anno nel “giro giusto”, tra un’apparizione e l’altra in consolle, ha trovato il tempo, dopo il successo di “Drowning In A Sea Of…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010