Ho sempre pensato agli Okkervil River come ad una specie di versione musicale di quei narratori interessati a sviscerare l’anima profonda degli Stati Uniti, a trovare l’essenza delle cose nel cuore di un paese controverso, oscuro, apparentemente diviso in una dicotomia facile (bene/male, bianco/nero, destra/sinistra) ma in realtà frastagliato, controvoglia complicato. La vetta narrativa di…
Ho sempre pensato agli Okkervil River come ad una specie di versione musicale di quei narratori interessati a sviscerare l’anima profonda degli Stati Uniti, a trovare l’essenza delle cose nel cuore di un paese controverso, oscuro, apparentemente diviso in una dicotomia facile (bene/male, bianco/nero, destra/sinistra) ma in realtà frastagliato, controvoglia complicato. La vetta narrativa di…
Gli Anni Dieci si riaprono grazie a chi ha contribuito a riportare grande NY negli Anni Zero.
1930. Pablo Picasso dipinge un nuovo “Le Baiser”. I colori sono molto meno accesi dell’opera di cinque anni prima che porta lo stesso titolo; il cubismo è solo la scusa stilistica per mostrare l’immagine di un uomo e una donna aggrappati l’uno all’altro attraverso le labbra. Non sapresti dire se si stiano baciando o sbranando.…
Se non avete mai sentito parlare di loro o ve ne siete volutamente tenuti alla larga, questa è davvero l’ultima chance. Perché, prendere o lasciare, arrivati ormai al quarto disco, gli Hot Chip hanno raggiunto la loro dimensione ideale e forse il loro apice creativo. Dai sommessi toni da ballate da bagnasciuga scritte da Prince-maniac…
Vincere il Rock Contest ha portato fortuna a molti, in primis agli Offlaga e a Samuelino Katarro. In realtà non si tratta nemmeno di fortuna, chi arriva ad essere la massima segnalazione in un concorso così articolato e curato ha dei numeri per forza. Come questi Bad Apple Sons, che ce li ricordiamo molto bene…
Tesi numero uno. Se i passati dischi dei Gorillaz (la più famosa band inesistente della storia del pop, è bene ricordarlo) potevano essere ad ogni buon conto tacciati di un certo svagato umore di divertissement smaliziato e furbastro, con “Plastic Beach” l’esploratore di mondi potenziali Damon Albarn, un po’ Marco Polo un po’ Jules Verne…
C’è qualcosa di nuovo nell’aria, un’elettricità che presagisce un qualche avvento, una rabbia e un’angoscia che sembrano rinnovare le parole, gli animi, i desideri, le battaglie del futuro che si preparano nelle attuali contraddizioni. Con il loro nuovo album i Titus Andronicus hanno mostrato di partecipare a tutto ciò, e come fossero un segno di…
Parlando di una band entrata ormai nel suo secondo decennio di vita, non dovrebbe esserci più bisogno di alcuna presentazione. Il fatto che “Sisterworld” sia uscito in edizione deluxe con un secondo cd contenente le undici tracce riviste da gente del calibro di Thom Yorke, Alan Vega (Suicide), Carter Tutti (Throbbing Gristle), Tunde Adepimpe (Tv…
E torniamo a parlare della Dea. Il Bardelli m’ha appioppato la recensione, ma ha fatto un grave errore di valutazione. L’errore sta nel fatto che io adoro Erykah come a catechismo mi insegnavano a fare per qualcun altro. Cercherò comunque nelle prossime righe di non fare la figura di un Bondi fulminato sulla via di…