Scolpire i ritratti ai grandi personaggi della Storia, restituire loro un volto e ridisegnargli lineamenti è compito che grava soprattutto sulle prerogative del cinema e della buona narrativa o, tutt’al più, della canzone d’autore che mira in alto. Ma all’occorrenza anche la semplice pop song radiofonica può essere una lama affilata, e occorre saperla maneggiare…
Scolpire i ritratti ai grandi personaggi della Storia, restituire loro un volto e ridisegnargli lineamenti è compito che grava soprattutto sulle prerogative del cinema e della buona narrativa o, tutt’al più, della canzone d’autore che mira in alto. Ma all’occorrenza anche la semplice pop song radiofonica può essere una lama affilata, e occorre saperla maneggiare…
Imbattersi in un concerto degli MGMT nel novembre di 2007, in quella che era la loro prima apparizione in Europa è stata un’esperienza singolare e istruttiva. Nel tempio del pensiero unico dell’indie londinese, il KOKO, nella serata del venerdì organizzata dall’NME per promuovere new name più o meno big, gli allora Management erano il mesto…
La fine che si avvicina l’Uomo in Nero incontra la Nera Signora il cerchio che si chiude il rintocco delle campane cieli plumbei squarciati da lampi di luce bassi profondi perché profonda si scava la fossa. L’attesa di una nuova rinascita. There Ain’t No Grave Can Hold My Body Down. Ecco allora che per l’ultimo…
Il duo di Baltimora ci ha preso gusto. Ogni due anni una raccolta di fatali sottofondi notturni che sembrano riecheggiare da chissà quale dimensione parallela sotterranea. Prima l’omonimo, poi nel 2008 lo splendido “Devotion” della definitiva consacrazione. Un suono che è diventato un marchio di fabbrica. Il timbro penetrante e avvolgente di Victoria Legrand e…
Hanno un bel dire Bianconi e i suoi esegeti che ne “I Mistici dell’Occidente” la mania citazionista dei Baustelle si è finalmente placata. E come la mettiamo, allora, con quel “carrozzone” di sorcina memoria piazzato già nelle prime strofe di “Indaco”, o con gli evidenti branduardismi che introducono la title track? E con quell’Huckleberry Finn…
Il mondo era, è, spaventoso. Qualcuno stava, sta, falsificando le carte. E, rispetto all’ultima volta che i Lali Puna hanno messo il naso fuori casa, non si può certo dire che le cose siano migliorate: era il 2004, c’era “Faking the books” e indietronica non era ancora una parolaccia. Sei anni dopo, sembra quasi che…
Chi lo sa se Obama avrebbe vinto, in Italia. Ci sono diverse teorie secondo cui, qui in Italia, Obama non ce lo saremmo filato per nulla. A meno che Minzolini non ci avesse dedicato qualche suo illuminato editoriale, si capisce. Samuel Katarro è il nostro Obama. “The Halfduck Mystery” un programma musicale per il futuro.…
“They hear and play as one”. Così si potrebbe dire, ispirandosi a un verso del penultimo brano di questo disco, del gruppo variabile di musicisti riuniti sotto il nome Mandara, il progetto musicale e culturale guidato con passione ormai da più di un decennio da Gennaro De Rosa. A sei anni di distanza da “Alatul”…
Dopo i buoni riscontri e la grande visibilità ottenuta con il precedente album “ornitologico”, “Rook”, i texani Shearwater portano a termine la trilogia naturalistica iniziata nel 2006 con “Palo Santo”, dedicando l’ultimo capitolo della vicenda al tema delle isole. Il periplo immaginario delle nuove canzoni riflette una viaggio reale, dai contorni vagamente darwiniani, che il…