[ di Giampaolo Cristofaro ] E’ di una semplicità disarmante il titolo del nuovo lavoro di Eric Chenaux, ma, in fondo, è davvero ciò che è.
[ di Nicola Guerra ] “Son of the Dust” dei torinesi Movie Star Junkies è un passaggio obbligato, una trasformazione fisiologica nonché l’ evoluzione naturale di un suono già figlio della tradizione.
[ di Francesco Giordani ] La band milanese plasma il proprio songwriting secondo canoni classicamente atteggiati, piegando melodie e dinamiche al servizio di una buonissima verve esecutiva.
[ di Stefania Italiano ] Esce il debut album del quartetto di Athens capitanato dalla tosta Brittany Howard, omaggio al soul della Motown. Si consiglia come sottofondo durante aperitivi chic e conversazioni un tantino malinconiche.
[ di Stefano Solaro ] Andrew Bird torna sulle scene con un disco pieno di canzoni bellissime, capaci di donare un tocco d’allegria anche alla più malinconica delle giornate.
[ di Giampaolo Cristofaro ] Con un piccolo aiuto da parte di Steve Albini i Cloud Nothings si spostano in territori meno “innocenti” e pop rispetto all’esordio.
[ di Stefano Solaro ] Scaltra è l’operazione del gruppo originario di Edimburgo, che dà alla luce uno di quei dischi che ti fanno muovere la testa in cenno d’approvazione già dal primo ascolto.
[ di Giampaolo Cristofaro ] Un perfetto equilibrio di fragranze acustiche, fascinazioni cosmiche ed inserti elettronici. L’esordio del trio è imbevuto di weird folk dalle caratteristiche dark e apocalittiche che tanto piacerebbero a David Tibet.
[ di Francesco Melis ] La prima data del tour di “S”, terzo disco dei Drink To Me da poco pubblicato, è stata anche e soprattutto l’occasione per una proficua chiacchierata con la band.