[ di Matteo Maioli ] Una succosa maratona pre-natalizia – “Passatelli in Bronson” – offerta dal club di Ravenna nel ricordo di Joe Strummer.
[ di Monica Mazzoli ] Non ci sono canzoni in senso stretto, non ci sono ritornelli da ricordare e cantare. La peculiarità del secondo disco della “coppia” formata da Tamaryn Brown e Rex John Shelverton è la sua vena dispersiva e straniante.
[ di Matteo Maioli ] I nuovi School of Seven Bells si consegnano definitivamente ad un mondo elettro-sintetico, meno dreamy e più pop. Prendere o lasciare.
[ di Antonio Giovinazzo ] Anno 2012, succede dunque che tornano i PIL di Lydon e torna pure la strana coppia Wobble-Levene, addirittura azzardando un abbraccio taoista. Noi, però, vorremmo vederli sempre insieme, quei tre.
[ di Stefano Solaro ] I londinesi Toy, malgrado alcune pecche di gioventù, sfoderano un esordio di qualità, dimostrando di meritarsi ampiamente l’hype che li circonda.
[ di Francesco Melis ] Gli Honeybird And The Birdies sfornano un secondo album di difficile collocazione geografica, godibile e fresco.
[ di Matteo Maioli ] Il dj producer mancuniano Andy Stott presenta un sound in bilico tra techno-ambient di matrice industriale ed echi dubstep della Londra di Burial, alternando umori glaciali, battiti sotto i 100 bpm e ritmi campionati.
[Foto] Sleigh Bells + Grizzly Bear + The Antlers + Cults, 4artists1cause, New York, 14 dicembre 2012
[ di Piero Merola ] La scena di Brooklyn rsponde al concertone 12-12-12 con un suo evento e riesce a raccogliere quasi mezzo milione di dollari per la campagna post-uragano Sandy.
[ di Federico Olmi ] Una sorta di “Palepoli” del nuovo millennio. Colonna sonora di una ideale – utopica? – fratellanza universale, una Città del Sole senza un centro e senza confini definiti, “Dialects” è la proiezione a tre dimensioni di una splendida astrazione.
[ di Francesco Melis ] La data romana dei Wild Nothing rivela un gruppo in netta crescita, non solo su disco ma anche dal vivo.