Ecco quello che si chiama un evento, nel senso pieno del termine: Ray Charles, The Genius in coppia con uno dei più grandi vibrafonisti moderni, Milt Jackson. Non poteva che risultarne un grande capolavoro, come succede solo con gli incontri tra grandi personalità. Completano il gruppo musicisti del calibro di Oscar Pettiford (che ha suonato…
Dopo la delusione di “Tales from topographic Oceans”, le azioni degli Yes tornano a salire con “Relayer”: un disco generalmente sottovalutato, forse anche perché la sua struttura ricalca quella tripartita del capolavoro “Close to the Edge”: una lunga suite iniziale (ma in questo caso non suddivisa in sezioni) seguita da due brani, sempre piuttosto lunghi,…
Dopo “Close to the Edge” gli Yes incidono in studio questo ambizioso doppio album concept: dalle stelle alle stalle verrebbe detto. Un infortunio che per molti versi ha del clamoroso, soprattutto perché incorso nel periodo di massimo fulgore del gruppo. E, d’altra parte, come dimostreranno col seguente “Relayer”, gli Yes sono tutt’altro che finiti o…
Dopo l’uscita di “Fragile” e “Close to the Edge”, nel medesimo anno ’72, gli Yes intraprendono un live tour testimoniato da questo doppio CD (in origine tre LP). E’ il loro live più famoso, espressione della piena maturità del gruppo, del periodo “aureo”, se così possiamo dire. Il piatto è assai ricco: due dischi da…
Comunemente considerato “l’album” per eccellenza degli Yes, nello stesso anno di “Fragile” e, ricordiamolo, di “Foxtrot” dei Genesis, esso porta a perfezione le loro caratteristiche e li assegna definitivamente alla categoria dei grandi. Qualcuno scomoda la definizione di pop sinfonico, espressione di rara bestialità: cosa significa “sinfonico” nel caso della musica leggera? La musica degli…
Tony Kaye è sostituito alle tastiere da Rick Wakeman, autentico virtuoso, considerato uno dei più grandi di sempre nel suo settore. Per la verità la presenza di Wakeman non produce un salto qualitativo ulteriore rispetto a “The Yes Album”. Il gruppo inglese aveva già raggiunto un alto livello: e Tony Kaye era già un eccellente…
Brutta faccenda, parlare di vacche sacre. Per tutta una generazione, probabilmente anche un paio, “Deja vu” e’ un monumento, non si tocca, non si discute. Byrds, Hollies, Buffalo Springfield. David Crosby, Stephen Stills Graham Nash e Neil Young hanno già un pedigree artistico di tutto rispetto quando decidono di lavorare insieme. Hanno anche, ciascuno, qualche…
Primo e noto album di questo famoso super-trio rock statunitense. Si comincia con “Judy blue eyes”, definita infatti “Suite”, uno dei cavalli di battaglia del gruppo: splendida e lunga canzone (considerando che non si tratta di progressive rock) dove si mostra già la caratteristica fondamentale del disco: un grande, impeccabile, affiatamento vocale, che si sposa…
Molti ritengono che il rock sia morto dopo Woodstock. Forse. Ma ciò che è nato dalle sue ceneri è una creatura probabilmente più sofisticata, controversa, ed indiscutibilmente interessante. I primi anni ’70 vedono come protagonisti quei gruppi che hanno masticato il blues “bianco” degli anni ’60, orfani dei Beatles, disertori della contestazione. In questo clima…