Un album dal vivo “come si faceva una volta”, con del gran cuore e ancora più chiara vocalità, per la cantautrice con stanza a Chicago.
Il suo primo EP, uscito da pochi giorni, ci ha conquistato. Ma a LNDFK abbiamo chiesto di dirci di più
[ di Nicola Guerra ] I bergamaschi Sakee Sed, duo composto da Marco Grezzi e Gianluca Perucchini, mostrano il biglietto da visita per il nuovo disco previsto sempre per quest’anno.
[ di Antonio Anigello ] Per anticipare l’atto finale “Computer And Blues”, con cui Mike Skinner ha annunciato che chiuderà l’esperienza The Streets, ecco questo mixtape disponibile solo in formato digitale.
[ di Stefania Italiano ] I milanesi Enil La Fam producono la loro opera prima “Midst”, distillato (post)grunge, un breviario di ciò che resta e quindi resiste degli anni ’90. Un linguaggio di un altra stagione, che quindi non parla – o meglio non riesce a parlare – di noi, oggi.
[ di Matteo Ghilardi ] Venticinque minuti di riff strumentali senza il minimo sussulto di allegria, crudezza assassina che scava all’interno della psiche umana. Avevo dimenticato che esistessero gruppi con la voglia di fare del genuino rock.
Provate a pensare un ideale punto d’incontro fra avanguardie musicali del Novecento, tradizione classica colta e art-rock anni settanta; ascoltate il primo disco, autoprodotto, dei Nichelodeon; infine sovrapponete le due immagini, quella ideale e quella reale. Siamo sicuri che in molte parti combaceranno. Il quartetto formato da Claudio Milano, voce, Francesco Zago, chitarra, Maurizio Fasoli,…
E’ dedicato al concetto di viaggio, interiore e non solo, il disco d’esordio degli Idramante. Il lavoro si compone di dieci canzoni pop di puro stampo melodico, con arrangiamenti che a sprazzi regalano riletture in chiave rock ed alternano venature lievemente psichedeliche. Tutte le canzoni sono scritte e cantate in italiano dalla giovane Anna Luppi,…
Mi posso sentire anche io, per una volta, giornalista dell’NME, e di conseguenza inventarmi il nome di una scena? Bene, ecco qua il parmesan lo-fi pop, perfetto slogan da esportazione. E non sarebbe nemmeno del tutto sbagliato: dalle parti di Parma, fioriscono da anni band di adorabile sgangheratezza, armate di giocattoli (Pecksniff) come dell’intera discografia…
Tornano gli Annie Hall e sono contento. Non si sono sciupati dopo una prima demo assai promettente – recensita su queste pagine in toni speranzosi – e si sono concentrati sui confini della loro musica, cercando un compromesso tra la sostanza delle composizioni, l’urgenza tipica dell’esordiente e la forma della canzone pop, della grammatica musicale…