Il fan sfegatato del gruppo di Colchester non si sarà sicuramente lasciato sfuggire questa edizione giapponese, un Cd doppio che raccoglie da una parte nove mix e remix di canzoni dell’ultimo album da studio (“Blur”) e dall’altra una sorta di Cd single con sei tracce registrate dal vivo per il mitico John Peel. Non la…
E’ strano ripensare adesso a un concerto così lontano. Era il 1996, si era in piena esplosione brit-pop e Oasis e Blur giocavano a fare i Beatles e i Rolling Stones.Con il tempo poi le cose sono cambiate, il gruppo di Damon Albarn ha preso giustamente altre strade e ha sperimentato altri suoni. I fratelli…
Considerato, al momento della sua uscita, come disco di difficoltosa transizione dalle scintillanti linee melodiche del brit pop ad una vena più introversa e lo-fi, “Blur” dimostra di essere venuto a patti con Sua Maestà Tempo, rivelandosi opera fondamentale nella storia dei quattro di Colchester. Delle prime cinque canzoni che aprono l’album, quattro sono state…
Se “Modern life is rubbish” bussava alle porte della celebrità, udendo solo un indistinto borbottio, “Parklife” quella porta l’abbatte semplicemente, come quei vecchi centravanti inglesi alla John Charles. Ed inglese, il terzo capitolo dei Blur, lo è fino al midollo, divenendo in breve un must per ogni collezionista amante del brit sound, o brit pop,…
Se trovaste questo import giapponese, una collezione di b-sides spesso all’altezza di titoli ben più conosciuti, non pensateci neanche mezzo secondo: get it! Il prezzo sarà probabilmente molto alto, ma firmate pure qualche cambiale: se amate questi ultimi giocherelloni del pop non avrete paura di essere protestati. Irresistibilmente kitsch già dall’impatto con la copertina, i…
In un momento particolarmente brillante per la scena indie britannica, in piena era baggy, i Blur fanno il loro esordio con “Leisure”. Preceduto dal primo singolo “She’s so high” (anche opening track dell’album), il lavoro si inserisce appunto nel Nuovo Rinascimento Inglese, insieme a gruppi come Stone Roses, Charlatans e House of Love. A tratti…
Se attendere due anni, tra un album e l’altro, desse sempre questi frutti, tutti i musicisti farebbero così. “Modern life…” è semplicemente un capolavoro e segna la focalizzazione dei Blur su suoni ed argomenti precisi. Da questo lavoro si può far partire la vera rinascita del brit-pop, che culminerà un paio di anni più tardi…
Pur ammettendo la mia idiosincrasia verso le antologie (lasciano sempre fuori qualche traccia importante e sanno di celebrazione o di addio), non posso esimermi di segnalare la prima raccolta dei Blur. Pensandoci bene, sono passati già dieci anni dai loro esordi: sono ormai un gruppo storico! Immagino la faccia disgustata di Damon Albarn, nel caso…