• RÓISÍN MURPHY, “Róisín Machine” (Skint Records/BMG, 2020)

    Róisín Murphy continua, egregiamente, a guidare il revival retro-futurista della dance music

    Read More

  • THE CHARLATANS, “Different Days” (BMG, 2017)

    Il racconto dei Charlatans continua ad appassionarci.

    Read More

  • KASABIAN, Empire (Sony BMG, 2006)

    Dici Kasabian e sai cosa ti aspetta, ma non sai come giudicarlo. Insomma, ai tempi dell’esordio avevo anche affermato che gli inglesi non erano i soliti riciclatori di fuffa e ne sono ancora convinto. Riciclano cose infinitamente migliori e lo fanno assolutamente meglio di tutti gli altri. Però, che senso ha “Empire”? Siamo davanti al…

    Read More

  • FOO FIGHTERS, In Your Honor (BMG, 2005)

    Avevo un amico che una volta, guardando un video dei Foo Fighters (correva l’anno 1998), disse: “Certo che se per avere i Foo Fighters dovevamo pagare lo scotto della morte di Kurt Cobain, beh, ne valeva la pena!”. La provocazione, allora, era e rimaneva tale, ma poteva avere un senso. Grandi infatti erano le aspettative…

    Read More

  • KASABIAN, “Kasabian” (BMG, 2004)

    Negli ultimi anni l’Inghilterra ci ha abituati ad enormi valanghe di fuffa. Ecco perché ogni volta che esce una nuova formazione siamo soliti tenere un atteggiamento a metà tra il cinico, il prevenuto e il prudente che: “comunque questo fra due anni non se lo ricorda più nessuno”. L’elenco di band e dischi che hanno…

    Read More

  • BAUSTELLE, La moda del lento (BMG, 2003)

    Si apre su poche note aggraziate di un pianoforte, il secondo album dei toscani Baustelle, e da subito l’incanto del loro esordio si ripete: le voci di Francesco e Rachele si intrecciano, voluttuose e distaccate, e fluttuano su atmosfere deliziosamente retrò, le “mille mode chansonnier” già cantate ne “Il sussidiario illustrato della giovinezza” si allargano…

    Read More

  • ELIO E LE STORIE TESE, Cicciput (BMG, 2003)

    Musica per divertimento? Intrattenimento allo stato puro? Vero, verissimo. E dove sta il problema? L’approccio alla canzone di Elio e i suoi degni compari è qualcosa di unico, in cui la surreale comicità dei testi è perfettamente in sintonia con una musica di gran livello compositivo ed esecutivo. “Cicciput” è l’ennesimo gioiello: una pozione magica…

    Read More

  • GOV’T MULE, Deep End Vol. 1 (Ato/Bmg, 2001)

    Nati dall’unione di tre fenomenali musicisti, i Governement Mule (o Gov’ t Mule) sono un power trio rock-blues che segue le orme di grandi gruppi del passato, tra tutti i Cream e la Jimi Hendrix Experience. I Muli si formano nel 1995 grazie all’incontro tra Warren Haynes, ex Allman Brothers, strepitoso chitarrista nonchè ottimo cantante,…

    Read More

  • FABRIZIO DE ANDRE’, In Concerto Volume 2 (BMG/Ricordi, 2001)

    Eccola la memoria come arriva a disturbare i sonni quieti. Eccola, a tre anni di distanza, quando forse non c’è più neanche la voglia del rimpianto. Eccola che scuote con genovese stretto i fasci di luce della camera. Improvvisa, è tornata la memoria, la memoria del lutto, della sensazione di vuoto. De Andrè se ne…

    Read More

  • YANN TIERSEN, Le Fabulex Destin D’Amélie Poulain (colonna sonora, BMG, 2001)

    Il film di Jean-Pierre Jeunet esce oggi (25 gennaio ’02) nelle nostre sale, dopo aver mietuto allori a non finire in Francia ed in altri paesi europei, fino a candidarsi come miglior film straniero ai prossimi Oscar. Piccola osservazione: i nostri alacri traduttori (di sicuro attivati da acuti produttori) hanno trovato il modo di snaturarne…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010