• Bang Bang Eche, chi-più-ne-ha-più-ne-metta

    Orfani degli Arctic Monkeys? Il nuovo corso delle Scimmiette fa discutere: qui su Kalporz abbiamo detto la nostra, approfondita con la recensione del dotto Dotto di "Humbug" e leggermente piccata con il referendum sugli effetti lisergici del deserto sulle chitarre fino ad allora sempre sveglie e veloci dei Monkeys. Sul Facebook di Kalporz si sono…

    Read More

  • 9/11 Memorial

    La cosa strana è che non abbiano ancora ricostruito. Lo sanno tutti, e lo si nota fortemente quando si è a New York: palazzi vengono abbattuti e ricostruiti un batter d’occhio, in sei mesi circa. A Ground Zero invece sembra che tutti lavorino e contemporaneamente non facciano niente, sembra che N.Y. non si sia ancora…

    Read More

  • I Radiohead regalano “These Are My Twisted Words”

    Magari eravate in vacanza, il 14 di Agosto, e non ve ne siete accorti. Anzi, più che magari: di sicuro. Cioè, si spera che il 14 di Agosto la generalità delle persone sia (meritatamente) in ferie. Ultimamente la mia amica Cate mi ha fatto riflettere sulla diversità di suono, di significato delle parole “vacanze” e…

    Read More

  • The Postmarks, credere in una copertina

    C’erano tempi in cui i dischi si potevano comprare anche solo per una copertina. Bastava. Ora invece solo un desperado potrebbe pensare di non ascoltarsi qualcosa prima, attraverso i mezzi più o meno leciti che pullulano. Prendiamo per esempio questa copertina dei Postmarks: old style rovinata come se fosse un disco usato, con un rouge…

    Read More

  • Reverie Sound Revue, navigazione mentale

    Come essere in un mondo a parte, ovattato. Succede a tutti di farsi i propri giri di testa, soffermarsi ardentemente sui propri pensieri, l’importante magari è non parlare da soli, a voce alta, e mettere a conoscenza di tutti i presenti i propri arzigogoli mentali. Se succede comunque non c’è problema, c’è sempre il centro…

    Read More

  • 2009 al giro di boa, i migliori album di metà anno

    Sarà che quest’anno è destinato a chiudere un decennio, ma da tempo non si ricordava un primo semestre musicale così di qualità. Basti dare uno sguardo alle nostre top-5 e alla loro incredibile varietà per capire quanti buoni nomi vengano fuori, tra novità, piacevoli conferme e riscoperte. Difficile rintracciare una tendenza, tanto che i dilaganti…

    Read More

  • Little Boots, l’inglesina pop che suona il Tenori-On

    Nel pop, come nel rock del resto, nulla si crea, tutto si trasforma. Quando salta fuori dunque una nuova stelletta pop che non inventa nulla, beh, non ci sorprendiamo e anzi se è gustosa/goduriosa ce la spupazziamo senza alcuna remora o balla. Tipo questa Little Boots, venticinquenne inglese very commercial e altrettanto perfetta. “Stuck On…

    Read More

  • Workers, siamo pronti per il revival degli anni ’90?

    Girando per blog musicali, ce n’è uno che ha scritto ha chiare lettere che il primo album omonimo degli Workers è un “debutto stellare”, un corridore serio per essere il più bel disco del 2009. Una frase che si sente un po’ troppo spesso, e sempre prima (già a febbraio c’è chi giura di aver…

    Read More

  • “Do The Joy”, una roba tipicamente da Air

    Ogni volta che le note degli Air ricacciano fuori la testolina dalle finestre del loro mondo, succede sempre qualcosa. Dentro. Il 6 luglio 2009 è stato il D-Day, “D” come lettera iniziale di “Do The Joy”, primo estratto del nuovo album che il duo francese – bontà loro! – ha permesso di scaricare gratuitamente in…

    Read More

  • Stanley Donwood, El Chupacabra e la fine del mondo secondo Giacobbo

    La Sig.ra Mona York, di Frustuck, nello Staffordshire, abbandona la spesa sul 7 barrato. Un gatto si volta sulla schiena, a Calcutta. Edoardo Fistola, fantino viterbese, viene investito da un’autobotte in pieno centro. A Carpi, uno schizofrenico appena scappato dal Diagnosi e Cura vede l’uomo falena in fila al Lidl. Nel Mar Caspio, uno storione…

    Read More

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010