• VINICIO CAPOSSELA, L’indispensabile (CGD, 2003)

    Un portafogli di lusso, un portasigarette prezioso, un kit di sopravvivenza, si presenta così la prima raccolta di V.C. In realtà nient’altro che una valigia di cartone piena di ricordi. Prematura la scelta della sua casa discografica, il cantautore non approva, Vinicio prima di riassumere sembra aver ancora molto da dire: ad ogni modo, “se…

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  • JEWEL, This Way (CGD EastWest, 2002)

    Con questo disco la talentuosa folksinger americana tenta di avvicinarsi ad un pubblico più vasto e più ‘pop’, lo si percepisce fin dal primissimo ascolto. Rispetto al precedente “Spirit” gli arrangiamenti sono più moderni ed accattivanti, ci sono canzoni più divertenti e divertite. In generale si respira leggerezza, il che rende “This Way” gradevole all’ascolto…

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  • TORI AMOS, Strange Little Girls (Cgd, 2001)

    Partiamo da un luogo comune: si pensa che l’artista che decide di pubblicare un album di sole cover sia artisticamente a secco, privo di idee, a corto di ispirazione. Forse. Una cosa è certa: chi intraprende un progetto artistico di questo genere o crea un capolavoro o rischia di andare incontro ad una clamorosa cantonata.…

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  • PAOLO CONTE, Tournée 2 (2 CD, live, CGD East West, 1998)

    A chi ha la fortuna e l’onore di assistere ad un concerto di Paolo Conte capita di serbare queste fugaci due ore di vita tra i ricordi più cari ed indimenticabili. Molti, fra i quali me stesso, tentano di ricercare queste emozioni…ricercando il cantautore piemontese nel suo peregrinare tra un teatro e l’altro. Il bello…

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  • PAOLO CONTE, The Best Of (CGD, 1996)

    30 anni di carriera in un disco solo sono sempre una storia complicata, soprattutto quando questa carriera è puntualmente costellata di capolavori. Qualche anno prima la vecchia casa discografica dell’artista, la RCA mutata in BMG, diede alle stampe un’altra antologia con una serie di titoli che andavano dal 1974 al 1982, esattamente il periodo contrattuale…

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  • PAOLO CONTE, Una faccia in prestito (CGD, 1995)

    Ci fa sudare, quest’uomo, nell’attesa di sue novità. Tre anni sono passati da “900” e quel capolavoro ha assoluto bisogno di un seguito. Come non detto, ecco qua “Una faccia in prestito”, un album che tiene col fiato sospeso dalla prima all’ultima nota, ennesima riprova delle immense capacità di un artista che non ha copie…

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  • PAOLO CONTE, Tournée (CGD, 1993)

    Hamburg, Brussels, Wien, Den Haag, Valencia, Montecarlo, Enschede, Paris…Queste sono le tappe documentate in questo terzo live di Conte, registrazioni effettuate nel triennio ’91-93. “Parole d’amore scritte a macchina” e “900” sono stati due successi enormi e l’Europa è ai piedi dell’ormai ex curatore fallimentare. Teniamo sempre presente che stiamo parlando di una notorietà molto…

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  • PAOLO CONTE, 900 (CGD, 1992)

    “900” è un album semplicemente geniale, picco creativo di un artista che non smette mai di stupire. Qui Conte sembra a caccia di consuntivi di fine secolo, orientando la barra della sua musica decisamente verso Ovest e pescando a piene mani dalla tradizione anni ’20/’30. In “900” troviamo le prime tracce di “Razmataz”, il quale…

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  • PAOLO CONTE, Parole d’amore scritte a macchina (CGD, 1990)

    L’ottavo disco di Conte ha diverse peculiarità che ne fanno un momento particolare nella carriera del compositore/cantautore piemontese. In primis, notiamo la splendida copertina di Hugo Pratt, a suggellare l’incontro di due personalità con molte e bellissime cose in comune (soprattutto la passione per le donne e per l’esotico, che è un po’ la stessa…

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  • PAOLO CONTE, Aguaplano (CGD, 1987)

    “Aguaplano” è l’opera che consacra definitivamente Paolo Conte, attesa in maniera spasmodica dalla critica e da un pubblico sempre più attento ed interessato alle gesta del cantautore astigiano. In effetti, tre anni sono ormai passati dal precedente lavoro in studio, tre anni in cui l’artista ha ottenuto un attenzione davvero rilevante, creando aspettative sempre più…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010