The Jazz Butcher è uno dei progetti dell’underground britannico da riscoprire.
Ripercorriamolo track by track in uno speciale collettivo.
Sono trascorsi vent’anni (era il 31 Gennaio 2000) da quando la Creation Records rilasciò l’ultimo album della sua storia, “Exterminator” a firma Primal Scream. Un capolavoro, come i tanti pubblicati dall’etichetta fondata nel 1984 dal gagio scozzese Alan McGee: chi non ha mai ascoltato o sentito parlare di “(What’s The Story) Morning Glory?”, “Bandwagonesque” e…
Era il 1989. L’acid house stava scrivendo nuove coordinate musicali e ridisegnando la mappa dell’intrattenimento giovanile. La club culture impazzava e l’Hacienda di Madchester era la Mecca che attirava il popolo della notte. L’Ecstasy era semplicemente la droga. Andando verso il mare si passava per Londra, capitale aperta alle mode e sempre in prima linea…
Tornati dagli Stati Uniti senza soldi, il gruppo accusa una stasi umana e compositiva: Neil Halstead si trasferisce a Londra e inizia a sperimentare nuovi percorsi musicali attraverso l’assunzione di trips e lanciandosi sui sentieri della techno, saltuariamente raggiunto da Rachel che si era messa nel frattempo a lavorare part time per fronteggiare la scarsezza…
Il 1992 vede la band impegnata dapprima in un lungo tour europeo e statunitense che riscuote un ottimo successo di pubblico; la Creation fa uscire nel febbraio la compilation “Blue Day”, che raccoglie buona parte dei singoli tratti dagli ep “Slowdive”, “Morningrise” e “Holding Our Breath” mentre la SBK licenza uno split 7” con i…
Gli Slowdive nascono inizialmente sotto il nome di Pumpkin Fairies, formati dai giovanissimi Neil Halstead e Rachel Goswell, provenienti entrambi dai dintorni di Reading e conosciutisi sui banchi di scuola. La passione comune per gruppi come Jesus and Mary Chain, Velvet Undergound e House of Love aveva trovato consensi anche nel chitarrista Christian Savill (entrato…