[ di Raising Girl ] Persa la loro iniziale attitudine dark-wave, degli Austra rimane il sapore dolce-amaro di un gruppo capace di fare grandi cose ma che per ora non si distingue nel marasma di infinite altre proposte musicali a loro affini.
Quattro anni dopo “Our Secret Ceremony” la band emiliana dà alle stampe un nuovo lavoro. Uscirà a settembre in Italia e a gennaio nel resto d’Europa.
[ di Matteo Maioli ] Giovani indie pop a caccia di melodie contagiose e ballabilità. L’intento riesce per buona metà del disco, tuttavia…
[ di Francesco Marchesi ] Dall’elettronica catchy di gusto hip-hop degli esordi Will Wiesenfeld arriva oggi a farsi portatore delle angosce e delle fragilità di un vissuto difficile. Uno sperimentalismo emotivo prima che musicale.
[ di Matteo Maioli ] Questa istituzione dell’indie scandinavo dà alle stampe un ottavo album a suo modo definitivo. Basta con le malinconie acustiche, è arrivato il momento di ballare.
[ di Elisabetta De Ruvo ] Uno spettacolo vibrante e vivo, lontano da un’idea, quasi giustificabile dopo 35 anni, di autocelebrazione all’odor di naftalina.
[ di Stefania Italiano ] La battaglia senza quartiere di Daniel Johnston contro Satana continua anche nelle pagine di un delirante fumetto dove a salvarci dal diabolico saranno delle coraggiose truppe spaziali di paperi. Ecco la colonna sonora.
[ di Piero Merola ] L’architrave è black metal, ma niente paura: i due fondatori dei Deafheaven sono fan dello shoegaze e del post-rock. E si sente tutto.
[ di Monica Mazzoli ] Mikal Cronin è un giovane artista – ventisette anni appena – figlio della San Francisco degli anni duemila, la città (post) psichedelica e garage di Ty Segall, Thee Oh Sees, Sic Alps.
[ di Jacopo Boni ] Torna il sestetto anglo-basco con la sua musica fatta di pace, allegria e orientamenti che guardano a ritmiche calde, mediterranee che si intrecciano al mondo odierno della musica elettronica e dance