[ di Francesco Melis ] Il trio inglese appare in questa sua seconda prova nettamente fuori fase come se fosse “uscito fuori tema”.
Si è vero. Ethan Kath e Alice Glass dimostrano poca fantasia per quanto riguarda i titoli dei loro dischi. Il secondo lavoro dei Crystal Castles è omonimo, esattamente come il suo predecessore. Per loro fortuna il valore artistico di un album prescinde completamente dal titolo. E questo appare come il fratello più maturo e calibrato…
I Cure entrano nel loro ventitreesimo anno di vita, Robert Smith supera la soglia dei quarant’anni: a rigore cronologico si deve parlare di una band matura. Ma il risultato di “Wild Mood Swings”, oltre a lanciare nuovi allarmi di crisi interne alla band – come al solito, ormai è abitudine -, ha lasciato interdetti e…
Gli anni ’90 passano velocemente per i Cure, che presentano solo due album in studio: in compenso si sprecano i Live (di cui il migliore è sicuramente “Cure Paris”) e le raccolte, mai esaltanti (particolarmente deludente e mediocre “Galore”). Nel 1996, comunque, esce “Wild Mood Swings”, da tutti atteso come il seguito dell’esaltante “Wish”. Attese…
Cronologicamente sono passati solo tre anni da “Disintegration”, ma musicalmente siamo a secoli di distanza. Nel 1991 è stato pubblicato “Nevermind” dei Nirvana, e da allora il mondo del rock è stato stravolto: si parla di un nuovo suono, quello di Seattle (che sarebbe proposto, oltre ai Nirvana, da Pearl Jam, Alice in Chains e…
Ormai è cosa certa, i Cure sono un gruppo fatto apposta per spiazzare il proprio uditorio. Quando ormai la vena pop sembra nettamente consolidata da album come “The Top” e “Kiss Me Kiss Me Kiss Me”, la band di Robert Smith torna alla carica con un album che dimostra i suoi intenti fin dalla cover:…
Due anni dopo essere tornati prepotentemente sulla ribalta internazionale con “The Head On the Door” – primo posto in classifica in Inghilterra -, album seguito da una trionfale tournée mondiale, culminata nell’entusiasmante show in Provenza, sulla Costa Azzurra, nell’anfiteatro di Orange, i Cure presentano un nuovo lavoro. E tornano a sorprendere: è nuovamente l’anima pop…
Raramente il progetto musicale di un gruppo è stato così saldamente in pugno ad una sola persona. Col passare del tempo diventa chiaro a tutti come i Cure siano una creatura ad immagine e somiglianza di Robert Smith, che gestisce il resto della band come un’azienda, con licenziamenti e promozioni. Così, dopo la realizzazione di…
Superato, non con poche difficoltà, il momento difficile, Robert Smith torna ad occuparsi a tempo pieno dei Cure, spinto dalle possibilità creative che il nuovo sound ottimato può garantirgli. Con Tolhurst ormai fisso alle tastiere affida la batteria a Andy Anderson e il basso a Phil Thornalley. Le ipotesi fatte sul pop espresso in “Japanese…
Nell’ottobre del 1982 Chris Parry, visionato il materiale inedito dei Cure, decide di far uscire come singolo il brano “Let’s go to bed”. Nonostante la riluttanza di Smith, che considera il pezzo troppo pop e lontano dallo stile ormai consolidato della band, la canzone esce sul mercato andando incontro ad un sonoro fallimento. Robert Smith,…