• GENESIS, Three Sides Live (Virgin, 1982)

    Se il primo live (“Genesis Live”) resta una bella foto dell’era Gabriel e “Seconds Out” la celebrazione del “come eravamo”, “Three Sides Live” è semplicemente la cosa migliore che i Genesis hanno realizzato negli anni ottanta. Il titolo indica le tre facciate live e una quarta che prevedeva brani in studio, out-takes del tutto evitabili…

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  • GENESIS, Wind And Wuthering (Charisma/Virgin, 1977)

    Un disco difficile da giudicare. Sotto molti punti di vista può essere definito ‘epocale’: non per le qualità intrinseche, ma per il suo ruolo, diciamo così, storico. Esso chiude sostanzialmente la gloriosa esperienza progressiva del gruppo, manifestando già tracce di quella che sarà l’ispirazione musicale futura. Difficilmente i mutamenti artistici, così come quelli di altro…

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  • GENESIS, And Then There Were Three (Charisma, 1978)

    “…And Then There Were Three..” è forse il disco più indefinibile dei Genesis, certamente il pìù dimenticato. Giunse in un momento molto particolare, dopo l’abbandono di Steve Hackett e l’arrivo del punk, con il trio indeciso se svoltare sul pop o continuare su temi complessi. Il risultato è un lavoro ibrido, con molte melodie miste…

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  • GENESIS, Genesis (Virgin, 1983)

    Il gruppo inglese, ridotto a trio, ha ormai pienamente mutato direzione musicale e questo album ne è una delle dimostrazioni più evidenti. Il titolo stesso “Genesis” sembra quasi sottintendere una rinascita del gruppo sotto una nuova forma. E’ disco noto ai sostenitori dei Genesis anni ’80, e contiene alcuni hits di questa fase. Che per…

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  • GENESIS, A Trick Of The Tail (Charisma-Virgin, 1976)

    Il colpo di coda del gruppo inglese dopo l’abbandono di Peter Gabriel. L’ultima tappa, insieme forse al successivo album “Wind and Wuthering” del ’77, dei Genesis progressivi. Si tratta, potremmo dire, di una evoluzione nella tradizione. Il disco risente ancora, fortunatamente, della benefica onda lunga delle grandi opere della prima metà del decennio: Collins è…

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  • GENESIS, Genesis Archives Vol. 1 (1967-75) (Virgin, 1998)

    Quattro CD di inediti dei Genesis con la G maiuscola, quelli cioè con Peter Gabriel. Una vera chicca per gli appassionati del gruppo inglese. Ma soprattutto interessante per un motivo: contiene la registrazione integrale del concerto del 24 gennaio 1975 allo Shrine Auditorium di Los Angeles, dove i Genesis presentarono integralmente “The Lamb lies down…

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  • GENESIS, Seconds Out (2LP Charisma, 1977, live)

    Orfani da due anni di Peter Gabriel i Genesis, dopo aver pubblicato “A Trick of the Tail” (’76) e “Wind and Wuthering” (’77), incidono questo doppio album dal vivo: che, in un certo senso, segna la fine definitiva dei Genesis progressivi. Con l’abbandono anche di Steve Hackett il gruppo, ridotto a trio, devierà con ancor…

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  • GENESIS, Genesis Live (Charisma, 1973, live)

    Un live che non aggiunge molto a quanto fatto dai Genesis fino a quel punto. Il sound non è particolarmente raffinato, ma i cinque si dimostrano pienamente in grado, anche su un palco, di eseguire i loro complessi brani. Eseguita a nostro parere un po’ troppo lentamente è “Watcher of the Skies”; “Get’em out by…

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  • GENESIS, Foxtrot (Charisma, 1972)

    Un ulteriore passo avanti. Perno dell’album è la lunga suite “Supper’s Ready”, che occupa quasi tutto il lato B. E’ una pietra miliare del genere: nessun’altra progressive-band è mai riuscita ad esprimersi in modo così “alto” all’interno della “fatidica” soglia dei 20 minuti. Il lato B si apre però con “Horizons” di Steve Hackett, probabilmente…

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  • GENESIS, Nursery Crime (Charisma, 1971)

    Con l’ingresso in formazione di Steve Hackett alla chitarra e di Phil Collins alla batteria i Genesis entrano nella leggenda. Testi “colti” e classicheggianti e una grande perizia strumentale sono ora posti in bella mostra. The “Musical Box”, che apre il disco, è un brano ricco di suggestione, con un finale da brividi; ma grandiose…

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010